Siviglia-Juve, le pagelle dei bianconeri: Morata costa il primo posto

Sfuma una grande occasione, niente primo posto per la Juve. E, ora, c’è il rischio di pescare male nell’urna di Nyon. Il Siviglia va in Europa League, grazie al gol dell’ex: Llorente segna, non esulta, ma ringrazia. Di seguito, le pagelle dei bianconeri.

BUFFON, 7 – Quando il gioco si fa duro, Buffon inizia a giocare. E si fa trovare pronto. Come sempre, d’altronde. Sul gol di Llorente non può nulla, ma per il resto è il solito fenomeno.

BARZAGLI, 6 – Non a caso è chiamato ‘la Roccia’. Sempre granitico, raramente si ricordano suoi errori. E anche coi piedi ci sa fare. La sconfitta non passa certo da lui.

BONUCCI, 6 – Nel primo tempo, mette una palla deliziosa a Dybala, ma Morata sciupa sullo sviluppo dell’azione. Nel secondo, qualche disattezione, ma per il resto la solita prova di solidità.

CHIELLINI, 6 – L’immagine finale di Chiellini schierato centravanti che corre a pressare il portiere è un po’ il quadro che meglio dipinge il numero tre: tanto cuore, tanta grinta. In fase difensiva, come spesso nell’ultimo periodo, è impeccabile; peccato per quei piedi…

LICHTSTEINER, 5.5 – Corsa, tanta, ma poco altro. Lo svizzero non incide e non brilla in nessuna delle due fasi: non si rende mai pericoloso in avanti, dove servirebbe il suo contributo. (CUADRADO, sv – È praticamente l’unico cambio disponibile, ma può fare poco)

MARCHISIO, 6 – Dall’altro lato, il collega Banega brilla. Claudio un po’ meno, anche se si mantiene sui suoi standard. Ma queste sono le notti in cui gli uomini come lui dovrebbero fare qualcosa in più e qualche pallone tra i piedi per farlo lo ha avuto, ma senza sfruttare le occasioni.

STURARO, 6 – Cuore e corsa per Sturaro, che si sta ritagliando uno spazio importante in questa squadra e nei cuori dei tifosi. Preziosissimo dal punto di vista tattico, riesce a sopperire ai limiti tecnici con grande doti atletiche e caratteriali. E chissà che, presto, non lo aspetti la Nazionale.

POGBA, 6 – Paul, caro Paul: più bello che utile? Manca sempre quel pizzico di cattiveria e di concretezza che lo divide dall’essere un fuoriclasse. Che in Champions servirebbe come il pane.

ALEX SANDRO, 6 – È la sua la fascia più cercata, dato il grande periodo di forma. Nella prima frazione, dà una gran palla a Sturaro, che di testa impegna l’ottimo portiere del Siviglia. Il brasiliano tecnicamente non si discute, ma con un ariete in area può tornare più utile.

DYBALA, 6.5 – In avanti, è lui ad accendere la luce, con quella classe immensa che lo sta facendo diventare un punto fermo. La traversa presa sul finale trema ancora, poteva valere il primo posto. Dagli ottavi, avrà modo di mettersi ancora in mostra agli occhi dell’Europa.

MORATA, 4.5 – Non va, Alvaro. Proprio non va. Lo spagnolo dimostra di non essere in un buon momento, per usare un eufemismo, e sbaglia le due occasioni che gli sono capitate sui piedi. La Champions è fatta di episodi, lui lo sa, e quando capitano non si possono buttare all’aria.

ALLEGRI, 5.5 – Arriva a Siviglia con gli uomini contati, ma non riesce a ottenere il primo posto. Le motivazioni hanno fatto da ago della bilancia: nonostante le attenuanti bianconere, serviva un altro approccio.

Felice Lanzaro (@FeliceLanzaro)

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