Juve-City, l’analisi del centrocampo: grinta, concentrazione e determinazione

Una Juve brillante e grintosa quella che supera di misura, allo Juventus Stadium, la “corazzata” Manchester City, e si aggiudica di diritto il passaggio agli ottavi di finale di Champions League. Il tecnico bianconero Massimiliano Allegri deve rinunciare al tedesco Khedira, per lui problema muscolare alla coscia destra, tocca quindi a Sturaro affiancare Marchisio e Pogba nella linea mediana di un 3-5-2, che ai lati vede due “velocisti” come Alex Sandro e Lichtsteiner, disegnato e disposto in campo con perfezione quasi “maniacale”. I centrocampisti bianconeri, dotati di assoluta aggressività e spirito di sacrificio, risulteranno fondamentali nel raggiungimento della vittoria finale.

CUORE, GRINTA E QUALCHE IMPRECISIONE DI TROPPO – I centrocampisti bianconeri corrono su ogni pallone, si sacrificano per la squadra, svolgono con attenzione e precisione sia la fase difensiva, sia quella di impostazione. Insomma tutti promossi, o quasi. Il “principino” Claudio Marchisio ancora non è splendente come suo solito, manca di lucidità e corsa, fatica lì nel mezzo nell’iniziazione dell’azione, è in affanno per tutta la serata e non riesce ad incidere come vorrebbe sul match. Insomma Marchisio svolge il “compitino” contro il Manchester City, cosa alquanto insolita per il leader del centrocampo bianconero, e rischia addirittura di riaprire la partita, con uno sciagurato retropassaggio in area che arriva sui piedi di Agüero , l’attaccante argentino a tu per tu con Gianluigi Buffon non riesce comunque a superare il portiere bianconero, per Marchisio figuraccia parzialmente evitata. Discorso diverso, invece, quello relativo al ritrovato Paul Pogba, il francese si esalta in Champions League, mostra una condizione fisica al top ed offre tante ottime giocate. Pogba risulta fondamentale in entrambe le fasi di gioco, è sempre preciso nel cercare e trovare i compagni, non si lascia andare, almeno non troppo, a inconcludenti giocate da “solista” fini a se stesse, il centrocampista bianconero lavora per la squadra, appare determinato e generoso, pronto a riprendersi sulle spalle il peso del centrocampo bianconero. Insomma, una vera e propria metamorfosi quella relativa al centrocampista francese, che sembra tutt’altro calciatore rispetto a quello di inizio stagione, la Juventus è pronta a riabbracciare il suo campione, le sue grandi giocate, la sua qualità indiscussa che in campo ha sempre fatto la differenza. Bentornato Paul.

Ottima partita anche quella svolta dal giovane Stefano Sturaro, il centrocampista bianconero mette in campo cuore e grinta, corre come un forsennato , aggredisce sempre il portatore di palla e quasi sfiora il goal che avrebbe chiuso la partita colpendo il palo da pochi passi. Sturaro non è nuovo a grandi prestazioni in Champions League, i tifosi bianconeri ricorderanno sicuramente la performance, da migliore in campo, nella semifinale di Champions contro il Real Madrid al “Santiago Bernabeu”, Sturaro dimostra ancora una volta di essere un calciatore di sicuro affidamento e non ha fatto rimpiangere per niente l’assente di lusso Sami Khedira. Il ragazzo ha 22 anni ma gioca da veterano vero.

LA JUVE METTE LE ALI – La scelta del 3-5-2 è stata un vero e proprio capolavoro tattico di mister Massimiliano Allegri, che piazza sugli esterni calciatori di forza e velocità come Lichtsteiner e Alex Sandro, e riesce in questo modo a sorprendere la squadra inglese. Gli esterni larghi bianconeri offrono una prestazione di alto livello, svolgono egregiamente sia la fase difensiva sia quella offensiva, combattono su ogni pallone e nel secondo tempo fanno il “lavoro sporco” allontanando dall’area ogni possibile minaccia. Il brasiliano ha molto campo per esprimersi, fornisce una prestazione più che convincente, risultando assolutamente tra i migliori in campo. Suo è l’assist, calibrato alla perfezione, che porta al goal del croato Mario Mandzukic. Alex Sandro conferma dunque quanto di buono fatto vedere già nella partita di campionato contro il Milan. Discorso non esattamente analogo per Lichtsteiner, il terzino svizzero non entra mai del tutto nella partita, anche se i bianconeri sfruttano molto le corsie laterali. Insomma un Lichtsteiner un po’ sottotono, rispetto al solito, ma che offre comunque una discreta prestazione.

LUCA PIEDEPALUMBO

Impostazioni privacy