“Zaza ha un bel caratterino, credo stia soffrendo un po’. Ma quant’era forte da ragazzo…”

Luciano Bruni, di talenti, se ne intende. Eccome. Del resto, basti pensare alla sfida di domenica sera: è stato lui a svezzare Simone Zaza e Mauro Icardi. Non due qualsiasi, tutt’altro. E in esclusiva per gianlucadimarzio.com, li ha raccontati sotto la sua lente speciale. Da pater familias e allenatore intransigente. Però con tanto cuore.

“Lui e Mauro sono stati i due calciatori più forti che ho allenato – ha ricordato Bruni – Zaza era arrivato alla Sampdoria con delle credenziali negative. Ricordo che avevo chiamato un dirigente dell’Atalanta, il quale mi disse: ‘Hai preso una testa calda, ti creerà problemi’. Il primo giorno di allenamento, allora, lo presi a metà campo e ci parlai in maniera molto chiara, ‘il primo errore che fai, paghi’, gli dissi così. Si vedeva già che era molto più malizioso degli altri compagni di squadra. Ma quanto era forte.

Insomma: già un predestinato. “Era sprecato per il campionato Primavera – continua l’ex allenatore della Samp Primavera – nel complesso non mi diede mai problemi. Una volta lo dovetti riprendere perché gli arrivavano pochi palloni e per questo lui rimproverava in continuazione i suoi compagni. Tra noi si era instaurato un bel feeling, bastavano due occhiate per capirci“.

Di una cosa, però, il tecnico è sicuro: “Simone ha un bel ‘caratterino’, è uno che vuole sempre giocare e per questo credo che ora stia soffrendo un po’. Ha bisogno di più spazio, ma farà grandi cose”. Tempo al tempo, tempo a Simone.

Impostazioni privacy