Goodbye De Ceglie: presto svincolato, qualcuno vuole ancora puntare su di lui

Negli ultimi anni De Ceglie è sparito dai radar; lo si è notato per lo più nelle discoteche, dove si è fatto notare con la sua nuova “carriera” da dj, ma parlando di calcio, le ultime notizie lo volevano al centro delle attenzioni del mercato di serie B, in cui il buon Paolino rifiutava, sistematicamente, ogni squadra che si faceva avanti. Da una parte si può comprendere il fatto che passare dalla Juventus ad una affannante squadra cadetta in cerca di salvezza… beh, non è certo un piatto ricco su cui ficcarsi a passo spedito. D’altro canto, non può certo sperare in una corte di Barcellona e Real Madrid: quest’anno non è mai sceso in campo, né ha mai fatto parte della squadra (di fatto fuori rosa), e la stagione scorsa, a Marsiglia, si è conclusa con la vittoria del premio come peggior giocatore del campionato. Con la Juve non gioca dal 9 maggio 2015: 1-1 casalingo con il Cagliari, una settimana dopo la festa scudetto a Genova, una partita in cui ha fatto da comparsa e di cui a nessuno importava il risultato finale.

INIZIO PROMETTENTE

L’esultanza del primo gol con la maglia della Juve (Fonte foto: screenshot Youtube)

Viene fuori dalla Primavera come un prospetto interessante: giocatore veloce e di sacrificio, capace di giocare su entrambe le fasce (preferibilmente a sinistra) sia in difesa che in attacco. Vive il suo momento magico il 25 novembre 2006: la Juventus in B offre ai ragazzi della Primavera un grande minutaggio per mettersi in mostra, e De Ceglie sfrutta al massimo quel momento quando, a pochi minuti dalla fine, entra al posto di Božinov (o Bojinov, come preferite), fin lì autore di una doppietta nel 3-1 interno col Lecce. Paolo riceve palla sulla sinistra da Palladino, e da posizione molto defilata insacca il portiere per il 4-1 finale: tutti ad abbracciarlo, tutti a dirgli “il futuro è tuo”. Arriva la Nazionale under 21, arriva la serie A, le olimpiadi, la Champions League: troppo, in così poco tempo, per lui. Non è titolare fisso in nessuna squadra, ma quando viene chiamato fa sempre il suo dovere. Altro momento passato alla storia la sostituzione con Del Piero nella partita al Bernabéu: quante volte avete sentito ironizzare sul fatto che lo stadio si è alzato in piedi per De Ceglie, anziché per il capitano bianconero?

IL LENTO DECLINO

Fonte foto: screenshot Youtube

La scalcinata Juventus del biennio 2009-2011 non mette in mostra nessuno, e lui non è libero di esprimersi come vorrebbe, dato che la squadra, in quegli anni, palesava enormi difficoltà di gioco. L’arrivo di Conte lo rilancia a sorpresa, quando lo mette stabilmente titolare nel suo nuovo 3-5-2 sulla fascia sinistra. Poi, con l’arrivo di Asamoah, il suo utilizzo cala sempre più: nel 2014 va al Genoa, poi al Parma (dove segnerà le uniche reti in serie A contro l’Inter), poi il Marsiglia. Il ragazzo capace di correre come un forsennato è sparito, ed ha lasciato il campo ad un giocatore abulico e senza motivazioni. Una vita in bianconero, che sta per finire.

FUTURO U.S.A

Fonte foto: profilo ufficiale Facebook Paolo De Ceglie

Il 1 luglio sarà svincolato, e la Juve risparmierà circa un milione e mezzo sul suo ingaggio (non male per un fuori rosa): su di lui ci sono sirene americane che suonano da Atlanta e Toronto, squadra dove milita l’ex compagno di Primavera Giovinco (fonte Tuttosport): chissà se il buon Paolino riuscirà a rinsaldare il suo nome, o se finirà a godersi dollari sulla spiaggia, ascoltando la sua musica.