Juventus, l’ex presidente bianconero attacca Elkann: le accuse sono pesantissime

Le voci legate ad una possibile cessione del club bianconero non sono finite. Anzi, tutt’altro. A parlare questa volta è stato l’ex presidente della Juventus, Giovanni Cobolli Gigli, con parole parecchio dure rivolte a John Elkann e al suo discorso di qualche giorno fa.

“Leggeva un gobbo”, Cobolli Gigli ci va giù pesante

Ospite a Rai Radio 1, l’ex presidente si è espresso in merito alla parole di Elkann e alla sua smentita riguardante la vendita della società. Di seguito le parole di Cobolli Gigli:

“Se potessi fare far un po’ di ironia, vorrei sapere se le sue parole sono state dette con il cuore o con il gobbo. Leggeva mentre parlava e questo non depone a favore della sua convinzione di quello che ha detto. Il contenuto ha messo, per ora, un punto fermo a quello che può essere il tentativo di nuovi soci di entrare della società. Mi sembra una cosa positiva, ma bisogna poi costruire“.

L’ex presidente si è poi soffermato sui ruoli all’interno del mondo Juve, con una parentesi proprio sul ds Comolli e ha altri rami aziendali della holding della famiglia:

“La Juve ha un CDA appena nominato che non deve essere assente. Certe dichiarazioni spettano all’amministratore delegato. Immagino che Comolli stia facendo delle total immersion per imparare l’italiano. Tutte queste dichiarazioni del presidente, dovrebbe farle la società Juventus. Due mesi fa furono fatte delle dichiarazioni su Gedi e poi sono volate via. Prendiamo atto delle sue parole, ma sono un po’ meno convinto della solidità della Juventus. Vedremo cosa succederà”.

Parole pungenti, ma anche di speranza e volte a dare consigli alla Juventus, a Spalletti e a Vlahovic

Juventus, Cobolli Gigli parla ai giornalisti
Juventus, Cobolli Gigli risponde alle domande dei giornalisti – (Ansa) SpazioJ.it

“Hanno perso un miliardo”, Cobolli Cigli fa chiarezza e su Spalletti e Vlahovic…

Secondo l’ex presidente, la Juventus ha bisogno di essere competitiva su tutti i fronti. Di seguito le sue parole sempre a Rai Radio 1:

“Se la squadra dovesse tornare ad essere competitiva sia in Italia che in campo internazionale, la situazione allora può tornare nelle mani degli azionisti. La Juve deve prendere posizione e far capire che c’è un corpo dirigente sopra la società calcista e che sta facendo un buon lavoro. La Juve ha perso un miliardo negli ultimi anni delle gestioni precedenti”.

E sui risultati sul campo ha poi concluso:

La permanenza in Champions deve essere scontata, il minimo sindacale. La cura Spalletti sta funzionando e inizia a dare qualche effettivo risultato. Il mio ottimismo è dovuto proprio dalla partita di ieri sera contro il Bologna. Vlahovic? Il problema è il costo. Non firmerei un contratto con le cifre di quello precedente. Lui deve dimostrare attaccamento alla squadra, con miti pretese e magari un contratto più lungo. In quel caso, io lo terrei”.

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