Alessandro Del Piero è sempre rimasto molto vicino e molto affezionato all’ambiente Juve. Anche ieri, nel corso del post-partita di Juventus-Pafos, terminata con una vittoria per 2-0 per i bianconeri, la leggenda della Vecchia Signora ha espresso molte perplessità. In particolare, l’ex capitano e attualmente opinionista sportivo, si è soffermato sull’aspetto snaturato di mister Spalletti, costretto ad adattamenti insoliti per quella che è la sua filosofia e il suo metodo di lavoro.
Del Piero esprime preoccupazione: “Situazione anomala per Spalletti”
Intervenuto nel post-partita della giornata di Champions League di ieri, Alessandro Del Piero si è espresso in maniera piuttosto scettica e titubante sull’andazzo della Juve guidata da Luciano Spalletti. In particolare, il Pinturicchio ha espresso perplessità sulla filosofia lenta e plasmante del tecnico di Certaldo in una situazione esattamente opposta per i bianconeri, caratterizzata da un clima frenetico e istantaneamente pretenzioso.
Ecco le sue parole ai microfoni di Sky Sport:
“Già sei entrato in corsa, hai emergenza difensiva, cambi tanto, non hai certezze dal punto di vista tattico e neanche di prestazioni di alcuni giocatori se non da Yildiz oggi, perché questa è la realtà dei fatti. Luciano più di altri allenatori ha bisogno di tempo per inculcare certi concetti ai giocatori che non sono suoi, non li ha scelti lui. Situazione anomala, dovrà fare molto meno lo Spalletti”.
Del Piero rimprovera: “Alla Juve servono certezze”
L’intervento dell’ex capitano della Juve è continuato in modo ostinato, sottolineando le necessità dei bianconeri in questo momento. D’altronde, è necessario trovare dei punti fermi sia per quanto riguarda la rosa a disposizione, sia per quanto riguarda lo stile di gioco e l’ideologia di mister Spalletti, obbligato ad adattarsi a una situazione di vera e propria emergenza.
Qui le dichiarazioni di Del Piero:
“Vero che non hai certezze, ma devi crearne qualcuna. E quindi diventa tutto più faticoso nella testa di ognuno, soprattutto di chi gioca un po’, poi non gioca, poi rigioca dopo 3 settimane… L’abbiamo sentito dire che era importante vincere e non giocare bene, è strano sentirlo dire da lui. Il problema è: dove va questa Juve se ha bisogno di tanto tempo per sistemare queste cose?”.
