La Juventus è fuori dalla lotta scudetto, oramai da diversi anni. Anche quest’anno, nonostante l’arrivo di Spalletti, probabilmente dovrà puntare alla qualificazione in Champions League. Tuttavia, con i nove scudetti vinti consecutivamente, ha lasciato un segno indelebile. Dopo anni, infatti, Radja Nainggolan è tornato a parlare di quello scudetto perso contro i bianconeri nel 2015.
Juve, Nainggolan non ci sta: “Quella sconfitta ci tolse energia”
Intervenuto ai microfoni di ‘Radio Romanista’, il centrocampista belga è tornato a parlare di Juventus. L’episodio in questione è la partita persa in rimonta contro i bianconeri nel marzo del 2015:
“Fecero bene a mandare Totti ai microfoni, perché io avrei fatto di peggio. Quella sconfitta ci tolse energia oltre a causarci un contraccolpo psicologico. Quella sera capimmo che non avremmo mai potuto vincere lo scudetto.”
Nainggolan si riferisce all’intervista post partita, in cui Totti parlò della classe arbitrale e di una sorta di ‘sistema’.

Spalletti come un papà: il retroscena sul tecnico bianconero
Il rapporto tra la Juve e il belga non è mai stato buono, ma quello con Spalletti si:
“Lo rispettavo molto sia come tecnico che come uomo. Una volta dormì tre notti a Trigoria con me per evitare che mi distraessi.”
Queste le parole dell’ex Roma, allenato da Spalletti sia nella squadra capitolina che all’Inter.