Serviva vincere e la Juve ha vinto. Seppure soffrendo è arrivato il successo che mancava ormai da troppo, il primo in Champions, che rilancia i bianconeri verso la conquista dei playoff. Restano sempre da superare gli scogli Pafos, Benfica e Monaco, ma questo 3-2 al Bodo/Glimt era quello che serviva, come confermato anche da Luciano Spalletti nel post partita.
“Ci tengono tantissimo”, Spalletti non le manda a dire
Le critiche fanno parte dello sport, ma troppe a volte possono far davvero male all’umore dei calciatori. E Spalletti l’ha voluto sottolineare al termine del match, facendo anche una dedicata speciale. Di seguito le sue parole a SkySport:
“Finalmente si è avuta una parvenza di squadra concentrata e determinata a raggiungere l’obiettivo fino alla fine. Dedichiamo questa vittoria a noi stessi e a tutti i tifosi che ci hanno raggiunto in questo posto facendo tre scali. Sono entrato nello spogliatoio e ho visto finalmente delle facce rilassate e non incazzate come negli ultimi giorni. Perché poi magari si dice che i giocatori sono tutti menefreghisti, invece ci tengono tantissimo“.
Ci tengono appunto tantissimo, proprio per quelle critiche di troppo che ora devono essere dimenticate, dato il tanto dispendio di energie che attende ora i bianconeri.

“Stiamo un po’ soffrendo”, il tecnico bianconero fa luce sulla condizione dei suoi
Spalletti ha poi proseguito la sua intervista, soffermandosi anche su alcuni aspetti legati alla condizione sia fisica che mentale dovuta alle critiche di troppo del momento e di un successo ritrovato e più che meritato. Di seguito le sue parole a SkySport:
“La squadra sta soffrendo sia fisicamente che mentalmente questa ‘cappa’ di critiche che si è creata attorno a noi, per questo la vittoria è importantissima. Ora gli sto addosso perché i ragazzi devono crescere di coraggio, di mentalità, di condizione. La squadra un po’ di cavalli nel motore ce l’ha, e quindi bisogna trovare questa soluzione per andare avanti. Oggi magari dovevamo evitare di rimettere in discussione la partita, ma ce la meritavamo noi“.