Torna in auge il caso plusvalenze. Nel 2023 la Procura aveva deciso per un -10 in classifica alla Juventus, che fu prima ufficializzato, poi temporaneamente rimosso, per poi tornare definitivamente a maggio. Adesso torna in scena il caso, con diversi protagonisti. In serata, infatti, è arrivato il rinvio a giudizio dal gup di Roma per Aurelio De Laurentiis e la SSC Napoli, nell’ambito della presunta accusa di falso in bilancio per gli affari Manolas e Osimhen.
Rinvio a giudizio per ADL e il Napoli: i dettagli
In serata è stato reso noto il rinvio a giudizio di Aurelio De Laurentiis e della società Napoli con l’accusa di falso in bilancio per la compravendita di Kostas Manolas nell’estate 2019 e l’acquisto di Victor Osimhen nel 2020.
Il processo, che riguarda i bilanci 2019, 2020, 2021, inizierà a dicembre 2026, anche se il Napoli, attraverso una nota ufficiale, si è detto sorpreso e sereno circa la convinzione che non ci sia stata alcuna violazione. Va detto, però, che il caso non riguarda eventuali penalizzazioni sportive. Il procuratore FIGC Chiné ha archiviato l’indagine nel 2022 per atti insufficienti per l’avvio di un’indagine. Questo ha creato scalpore, creando, tra le altre, la reazione del giornalista Giovanni Capuano.
Credo che Chiné dovrebbe spiegare in maniera chiara e trasparente come è possibile che per la giustizia sportiva non ci sia bisogno di un processo per la vicenda #Osimhen. Oppure dimettersi.
— Giovanni Capuano (@capuanogio) November 20, 2025
La disparità di approccio rispetto al caso #Juventus è insopportabile.
Non parlatemi…
Capuano tuona: “Disparità di approccio insopportabile”
A rispondere sull’argomento per le similitudini – o presunte tali – sul caso plusvalenze Juventus rispetto a quello del Napoli, ci ha pensato il giornalista Giovanni Capuano. Quest’ultimo, sul suo profilo X, ha espresso un parere negativo sulla vicenda attuale, notando una evidente disparità tra i due casi.
“Credo che Chiné dovrebbe spiegare in maniera chiara e trasparente come è possibile che per la giustizia sportiva non ci sia bisogno di un processo per la vicenda Osimhen. Oppure dimettersi. La disparità di approccio rispetto al caso Juventus è insopportabile“.