Nella passata stagione, con Thiago Motta allenatore, Danilo è costantemente sceso nelle gerarchie bianconere, fino a finire praticamente fuori rosa. Un piccolo ritorno in auge c’era stato, quando il capitano, prima ai margini della rosa, tornò a giocare durante l’emergenza nel reparto difensivo, per poi però tornare in vendita per il mercato di gennaio. Alla fine, il brasiliano ha lasciato la Juventus, ma l’ex capitano ha voluto riaffermare il proprio amore per i colori bianconeri in un’intervista a Ge Globo.
Danilo: “I miei idoli nel calcio? Andrea Agnelli e Gigi Buffon”
L’amore che l’ex Real Madrid e Manchester City prova per la Juventus lo si può comprendere anche dagli idoli calcistici. Se uno di questi è Florentino Perez, gli altri due sono due simboli della juventinità come Agnelli e Buffon.
“Oltre Florentino Perez, che è un gentiluomo, gli altri miei due idoli sono Agnelli e Buffon. L’ex presidente mi ha insegnato molto su come si può essere professionisti, vivere per il proprio club e la propria azienda con amore e dedizione. Gigi era andato al PSG, per poi tornare ma mai smettere di essere sé stesso. Lui è un grande maestro, ogni volta che avevo bisogno di un consiglio lui c’era. Prima della finale di Coppa Italia dovevo dare qualcosa al gruppo, ho chiesto a Del Piero e Gigi, e lui mi ha mandato un audio che è quello di cui avevo bisogno, mi ha fatto venire la pelle d’oca“.

Il legame con la Juve e l’addio
Il racconto dell’ex Juve è poi proseguito sul legame col club bianconero, spiegando poi cosa ha provato dando addio alla Juventus.
“Il club più importante della mia vita è stato la Juventus. Per tutto ciò che ho vissuto, per il club, la città e la storia, pensavo di trascorrere i miei ultimi anni di carriera alla Juve, ma così non è stato. La Juventus è un questione di famiglia, è dove sono cresciuti i miei figli e dove mi sono ritrovato come persona e atleta. Il modo in cui me ne sono andato è stato difficile, ma il cuore mi ha detto che avevo fatto un buon lavoro. Il prossimo anno probabilmente sarà l’ultimo da professionista”.