
Kenan Yildiz in azione con la Juventus durante una gara di Serie A 2025.
La situazione che coinvolge Kenan Yildiz apre un fronte delicato per la Juventus. Il club valuta il rinnovo del giovane talento, mentre sullo sfondo prende forma un’ipotesi che potrebbe diventare problematica in caso di mancata qualificazione alla Champions League. La posta in gioco è alta, perché il valore del giocatore e le strategie future dipendono dalle entrate europee. La posizione del turco è chiara, ma alcuni scenari economici portano a considerazioni che la dirigenza non può ignorare.
Yildiz è oggi un punto centrale del progetto. È il numero dieci più giovane ad aver indossato la fascia da capitano nella storia bianconera. La trattativa per il rinnovo procede tra proposte e distanze. Il turco percepisce 1,5 milioni e chiede un ingaggio vicino a quello dei top come Bremer e David, circa 6 milioni, mentre la Juventus propone una cifra poco sotto i 5.
“Rifiutare è normale in certi casi, quando dalla tua hai ancora quattro anni di contratto e l’articolo 17 potrà essere invocato solo nel 2027”.
Il riferimento a casi recenti è chiaro. Il Corriere dello Sport ricorda quanto accaduto con Kvaratskhelia, che avrebbe potuto liberarsi con un indennizzo ridotto rispetto alla valutazione ottenuta poi dal Paris Saint Germain.
“Il valore avrebbe outlook negativo qualora venisse mancata la quota Champions, che porta almeno 60-65 milioni solo di Uefa”.
Dal lato del giocatore emerge un interesse reale a restare. Il nodo riguarda la sostenibilità dell’operazione. Un ingaggio elevato renderebbe la cessione più complessa, perché richiede un investimento maggiore anche alla società acquirente. È un equilibrio che coinvolge il budget generale, già sotto osservazione da parte di figure come Damien Comolli.
Nel quadro descritto emerge un ulteriore elemento. Xabi Alonso avrebbe chiesto il giocatore al Real Madrid, aprendo a eventuali sacrifici tecnici. Il Corriere cita anche la possibilità di valutare offerte rilevanti per Vinicius. L’attenzione su Yildiz è quindi concreta, proprio mentre alla Juventus resta il dubbio di fondo: con la Champions il rischio si riduce, senza Champions un talento ambito diventa più vulnerabile, anche a cifre meno elevate.
La riflessione finale riguarda la capacità del club di proteggere i propri asset. La crescita di Yildiz crea entusiasmo e responsabilità, ma il suo futuro dipende da scelte che toccano il progetto sportivo e l’equilibrio economico.
This post was last modified on 15 Novembre 2025 - 19:29 19:29