Vlahovic resta alla Juve? Arriva la maxi offerta: la notizia è una svolta

Secondo il giornalista sportivo Gianni Balzarini, la Juventus starebbe seriamente valutando l’ipotesi di offrire il rinnovo del contratto a Dusan Vlahović. Al centravanti serbo potrebbe essere proposto un ingaggio da 7-8 milioni con due bonus: uno alla firma e uno finale.

Juventus, Vlahović potrebbe restare: si valuta l’offerta giusta

In meno di 100 giorni Dusan Vlahović si è ripreso la Juventus. A metà agosto era stato subissato di fischi all’Allianz Stadium per la sua decisione di non lasciare la Vecchia Signora. Appena tre mesi dopo, invece, i bianconeri hanno scoperto di non poter fare a meno del proprio numero 9. Ecco perché la dirigenza juventina starebbe pensando di rinnovare il suo contratto, in scadenza il 30 giugno 2026.

Dusan Vlahović esulta con la Juventus durante una partita di campionato allo stadio Marassi
Dusan Vlahović esulta con la Juventus durante una partita di campionato allo stadio Marassi nel 2025

Stando a quanto riportato da Gianni Balzarini sul suo canale YouTube, la Juve potrebbe offrire a Vlahović un ingaggio da circa 7-8 milioni a stagione. Una cifra lontana dai 12 percepiti quest’anno, ‘figli’, però, dell’accordo trovato con la precedente dirigenza al momento del suo acquisto nel gennaio 2022. L’idea sarebbe integrare questa cifra con due bonus: uno, non altissimo, alla firma e un altro alla fine della durata del contratto.

Juventus, cosa comporterebbe la permanenza di Vlahović

Dovesse effettivamente verificarsi tale scenario, è chiaro che cambierebbero i piani di mercato della Juve, almeno per quanto riguarda il reparto offensivo. Sempre secondo Balzarini, infatti, trattenere Vlahović porterebbe, con molta probabilità, all’addio di Jonathan David. L’ex Lille, arrivato la scorsa estate per essere la punta titolare, sta deludendo e una sua cessione appare tutt’altro che remota.

Inoltre, qualora Vlahović restasse a Torino, la Juve potrebbe destinare altrove il budget stanziato per l’acquisto di un attaccante. Una possibilità sicuramente intrigante per una società da anni alle prese con le beghe del fair play finanziario.

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