L’Italia torna in campo per le qualificazioni e lo fa con un’impronta bianconera evidente. Andrea Cambiaso presidia la fascia, Manuel Locatelli detta i tempi in mezzo. Gli Azzurri hanno bisogno di una vittoria per chiudere al secondo posto e presentarsi ai playoff con fiducia. Dall’altra parte c’è Israele, reduce da due ko e deciso a invertire la rotta. Dentro un gruppo dominato dalla Norvegia di Haaland e Ødegaard, la gara diventa un passaggio chiave per il percorso azzurro e per due giocatori centrali nei piani della Juventus.
Il peso specifico di Cambiaso e Locatelli
La formazione ufficiale fotografa il momento: Cambiaso titolare a tutta fascia, Locatelli al centro della mediana. Il loro compito è dare equilibrio e ritmo a una squadra che cerca punti pesanti per i playoff.

Nel 3-5-2 azzurro, Di Lorenzo, Mancini e Calafiori compongono la linea dietro. A centrocampo Tonali, Locatelli e Barella, con Cambiaso a destra e Dimarco sull’altro lato. Davanti agiscono Retegui e Raspadori.
Il quadro del girone e la posta in palio
Il primato è in mano alla Norvegia trascinata da Haaland e Ødegaard. L’Italia viaggia per blindare il secondo posto. È qui che i dettagli contano: “Tre punti a Udine sono il requisito imprescindibile per consolidare il secondo posto”, ha detto Gattuso. Israele arriva con nove punti in cinque giornate e due sconfitte consecutive, ma conserva qualità tra le linee con Gloukh e Solomon. In un contesto così, la gestione dei momenti e la pulizia tecnica dei bianconeri diventano fattori.
Le formazioni ufficiali
Italia (3-5-2): Donnarumma; Di Lorenzo, Mancini, Calafiori; Cambiaso, Barella, Locatelli, Tonali, Dimarco; Raspadori, Retegui.
Israele (4-3-3): Glazer; Dasa, Baltaxa, Blorian, Revivo; E. Peretz, Gloukh, Khalaili; Biton, Solomon; Baribo.
Per la Juventus è una vetrina significativa. Una prova solida di Cambiaso e Locatelli darebbe continuità al loro avvio di stagione e, soprattutto, spingerebbe l’Italia verso un playoff da affrontare con fiducia.