Verona-Juventus continua a far discutere per la direzione di gara: sembra scontata la punizione per Rapuano ma non è il solo che rischia un provvedimento
La gara tra Verona e Juventus è stata contraddistinta da una lunga sequela di errori. Davvero tanti, troppi tanto che Tudor è sbottato a fine gara sottolineando come la direzione di gara doveva essere quantomeno più corretta e precisa. Dal mancato rosso ad Orban ad un rigore non concesso ai bianconeri.
Insomma, errori davvero gravi che hanno spinto l’AIA a prendere le contromosse necessarie. La direzione di gara di Rapuano – sezione Rimini – è finita sotto la lente d’ingrandimento dei vertici arbitrali e sembra pronta la “punizione”: una retrocessione in Serie B per qualche settimana, lasciando che nel massimo torneo fischi qualcun altro.
Un modo quasi per riflettere sugli errori commessi e magari porre più attenzione nelle prossime direzioni di gara. Non solo Rapuano, però. Stando a quanto afferma la Gazzetta dello Sport, infatti, anche Aureliano della sezione di Bologna non ha convinto appieno.
Non solo “Serie B” per Rapuano: anche Aureliano rischia grosso
Il fischietto designato come VAR è stato protagonista della svista in occasione della gomitata di Orban a Gatti ma anche del rigore generoso concesso agli scaligeri. Errori che potrebbero costare cari anche a lui. Un possibile periodo di stop oppure una retrocessione in Serie B, proprio come per Rapuano.

Al 43′ del primo tempo il primo episodio da matita blu: tocco di mano di Joao Mario in area bianconera e rigore concesso al Verona. Secondo l’AIA, però, il penalty non era da assegnare perché il braccio largo non era punibile poiché l’impatto non era da considerarsi volontario, in quanto il portoghese vede sbucare il pallone soltanto all’ultimo e non ha modo di evitare l’impatto.
C’è poi la gomitata di Orban a Gatti: intervento da rosso diretto perché volontario ed a palla lontana che Rapuano ha valutato come cartellino giallo. In questo caso il Var avrebbe dovuto richiamarlo per modificare la decisione.