La partita contro l’Udinese ha sollevato un dato su Dusan Vlahovic, sul quale ha fatto chiarezza lo stesso Tudor.
Nella partita che avrebbe potuto rinsaldare la vetta della classifica, la Juventus si lascia fermare dall’Hellas Verona. La gara andata in onda nel pomeriggio di sabato ha infatti dato luce ad una prestazione opaca e priva di personalità, giostrata da una squadra chiaramente stanca. Un dato che potrebbe già preoccupare tifosi e società, non essendo ancora trascorso un mese dall’avvio di stagione.
La Vecchia Signora, però, non veniva di certo da una settimana leggera. Dopo la sudata e rocambolesca vittoria contro l’Inter, i primi segni di cedimento si sono palesati già in occasione dell’esordio in Champions League contro il Borussia Dortmund. Durante il quale, tuttavia, c’è chi ha dato grande prova di resistenza e freschezza.
La Juventus riscopre il suo numero nove
Fra questi giocatori campeggia senza dubbio il nome di Dusan Vlahovic che, martedì sera, ha dato ancora una volta prova di quanto valore possa aggiungere al progetto bianconero fino alla fine della sua avventura a Torino.
Accolto fra i fischi dei tifosi bianconeri durante la prima giornata di campionato, ci si è presto dovuti ricredere sull’attaccante serbo, che in cinque gare ha già messo a segno 4 gol e confezionato 1 assist per i suoi compagni di squadra. Dati decisamente positivi e incoraggianti, ma legati da un minimo comune multiplo che non è sfuggito a nessuno. Neppure agli addetti ai lavori che, per risolvere l’interrogativo, si sono rivolti direttamente al tecnico bianconero.
Vlahovic ‘bifronte’: così ha parlato Tudor
Dalle prestazioni messe in campo da Vlahovic con l’inizio della nuova annata, è emerso un dato ben preciso. Quando parte dalla panchina, il serbo riesce ad imprimere un impatto devastante sulla partita, tanto da meritarsi tutte le lodi di cui è stato ricoperto fino a martedì sera. Al contrario di quanto accade quando Tudor lo schiera nell’undici titolare, dove appare quasi un attaccante alle prime armi.
Una curiosa coincidenza di cui è stato interrogato il tecnico bianconero. Che in occasione della conferenza stampa post partita ha risposto alla domanda sulla differenza di rendimento dell’attaccante affermando che non crede dipenda dal tipo di partenza (se dalla panchina o da titolare, dunque), ma dalle diverse tipologie di partite.
Nonostante la risposta del tecnico croato, però, i numeri parlano chiaro. Ed evidenziano una disparità di rendimento notevole con cui la squadra potrà dover fare i conti presto.
