Juve, Kenan Yildiz continua a incantare e sono tutti pazzi per lui, ma… a quando il rinnovo per blindarlo?
Mentre alcuni calciatori difendono i colori delle rispettive nazionali e altri sono invece intenti a proseguire gli allenamenti alla Continassa in vista dell’Inter, la stella di Kenan Yildiz continua a risplendere. La stellina della Juventus è impegnata con la Turchia e ha già giocato quasi tutta la partita contro la Georgia, attendendo con trepidazione la Spagna.
Nel frattempo, a Torino la dirigenza si mette al lavoro per lui. Il mercato è finito, certo, però i talenti cristallini come quello del classe 2005 vanno curati di giorno in giorno. Le radici di Yildiz nella Juventus ci sono, ma quelle stesse radici non sono ancora abbastanza stabili per poterlo definire “inattaccabile”, specialmente agli occhi della Premier.
Per evitare le scorribande dall’estero e i ricchi portafogli pronti a soffiare il gioiello ex Next Gen, la dirigenza bianconera pensa di blindarlo con un rinnovo da vero big. Un chiaro segnale alle pretendenti ma anche fiducia al giocatore, convincendolo a rimanere nella squadra che l’ha lanciato.
Yildiz l’uomo giusto al momento giusto: un 10 sulle spalle che viene onorato
Alla prima casalinga all’Allianz Stadium, Kenan Yildiz non ha steccato. Contro il Parma il fantasista si è subito sbizzarrito con due assist e non ha neanche perso l’occasione di tirare in porta quando aveva modo di farlo, arrivando vicinissimo al gol. Solo un Suzuki prodigioso come quello visto a Torino avrebbe potuto fermarlo.
Il numero 10 della Juventus è l’uomo giusto al momento giusto: un po’ più defilato e chiuso dalle maglie rossoblù contro il Genoa, riusciva comunque a destreggiarsi in un minuscolo fazzoletto di terra e a servire i compagni in posizione più avanzata. La squadra non è Yildiz-dipendente, ma è grazie a lui se nascono molti guizzi bianconeri.

Il numero 10 sulle sue spalle sembra essere leggerissimo, non pesante come in realtà, anche se simbolicamente, è. La sorte di quel numero, prima del suo arrivo, è stata legata a giocatori di altissimo livello: dopo il ritiro di Del Piero, la maglia è passata a Tevez, poi a Dybala e infine a Pogba, che l’hanno onorata solo come alla Juve si può fare.
Quando il fantasista ha optato per quel numero sembrava un azzardo: ancora troppo giovane, ancora troppo acerbo per poterla indossare. Il campo ha sempre parlato al posto suo, e con il passare delle partite il giovane attaccante ha lentamente scritto la propria pagina di calcio, che si arricchisce come quelle dei “grandi”.
La priorità della dirigenza bianconera è proporgli il rinnovo giusto per vedere quel numero di sua proprietà ancora a lungo.
Kenan tra presente e futuro: punto fermo di Tudor e non solo, a quando il rinnovo?
Igor Tudor non ne può fare a meno ed è la sua pietra angolare. Qualsiasi sia la sua posizione in campo, qualsiasi sia il piede con cui controlla o va a calciare, è più semplice stupirsi di un suo errore che di una giocata stratosferica. Se si considera anche la giovane età, si rimane ancora più impressionati.
Arsenal, Chelsea e Bayern Monaco hanno già bussato alla porta. Eppure Elkann l’ha dichiarato come “l’unico vero incedibile”, come riportato da ‘Il Corriere dello Sport‘. Rispedite le offerte ai mittenti, la dirigenza bianconera si è presa tempo per elaborare un’offerta all’altezza delle aspettative e del suo gioiellino.

Numeri a parte, a contare in questo momento è il contratto: Yildiz ha firmato con la Vecchia Signora fino al 2029, una data che sembra lontanissima nel tempo e che è invece incredibilmente vicina. Per ovviare la concorrenza sleale dell’estero, che si è già fatta sentire, la Juventus ha già espressamente affermato di volergli proporre un rinnovo da big.
Il quotidiano sportivo afferma che la squadra vuole ripartire da lui. La dirigenza vuole blindarlo fino al 2030 con un ingaggio tra i 4 e i 5 milioni a stagione, una cifra che triplicherebbe l’1,5 milioni di euro che sono al momento sul libro paga.
Yildiz si avvicina pian piano alle stelle: il rinnovo arriverà, è solo questione di tempo.