Jonathan David si è presentato in conferenza stampa in casa della Juventus come nuovo giocatore bianconero: le dichiarazioni riprese da SpazioJ.it
Oggi è il gran giorno: Jonathan David si è presentato ufficialmente al mondo Juventus come nuovo giocatore del club bianconero. La conferenza stampa si è tenuta come di consueto all’Allianz Stadium e con l’occasione l’attaccante ha rivelato il numero di maglia e il motivo per cui l’ha scelto. Di seguito le dichiarazioni riportate da SpazioJ.it.
Juventus, la conferenza stampa di presentazione di David: il numero di maglia e non solo
ARRIVO — “È una grande emozione per me essere alla Juventus, la prima settimana è andata molto bene e i miei compagni mi hanno aiutato molto. Ho parlato con la società, è stato molto importante per me e ho parlato anche con qualche compagno. Volevo anch’io venire alla Juve perché è un grande club. La Juve è il club che preferivo, così mi sono ritrovato in Serie A. Ho scelto questo club perché ha grandi ambizioni e anch’io le ho. Voglio diventare tra i migliori marcatori al mondo”.
TUDOR — “Ho parlato con Tudor ed è stata una conversazione positiva, mi ha chiesto le mie aspettative e mi ha detto quali sono le sue. Il mio lavoro è fare gol e abbiamo parlato di questo”.
GOL — “In questi anni ho segnato tanto, con continuità. So che la Serie A è molto più difensiva ma penso di poter confermare i miei numeri, bisogna lavorare ma posso riuscirci. Ogni anno, ogni stagione può essere quella buona e bisogna avere l’ambizione di arrivare fino in fondo”.
RIFERIMENTI BIANCONERI — “La Juve ha avuto tantissimi giocatori che sono delle leggende. Cristiano, Dybala, Del Piero, tantissimi che non riesco neanche a nominarli tutti”.
NUMERO DI MAGLIA — “Numero di maglia? Ho scelto il 30 perché è il giorno del compleanno di mio padre. Il mio successo? Io credo molto, sono molto religioso. Per diventare professionista ci vuole impegno e fede”.
VLAHOVIC — “Se giocherò da solo davanti o con Vlahovic? Abbiamo iniziato a lavorare con la tattica, sicuramente dipenderà dal mister. Per ora stiamo lavorando come prima punta. Non c’è la certezza di essere titolare e non mi aspetto di esserlo sempre ma farò del mio meglio per esserlo. Io sono molto competitivo e come tutti i marcatori amo fare gol, questo gioco è così e le due cose vanno insieme”.