Gleison Bremer non ha dubbi: il brasiliano l’ha detto sul rientro dall’infortunio, poi il retroscena sulla Nazionale italiana.
Il 24 luglio sarà la data non solo del raduno della Juventus alla Continassa, dove ci sarà anche Gleison Bremer, ma è anche una data che proprio per il brasiliano segna un nuovo inizio. Il brasiliano, reduce dal grave infortunio subito a inizio ottobre, ha seguito la squadra negli Stati Uniti per il Mondiale per Club lavorando anche in gruppo, ma senza mai giocare.
L’obiettivo dello staff medico bianconero è quello di regalare il difensore classe 1998 a Igor Tudor a pieno regime per la nuova stagione. Un rientro che sarà oro colato anche per la Seleçao di Carlo Ancelotti, che edificherà la difesa verdeoro proprio su Bremer. Qualche anno fa a tentare il 28enne di giocare per la Nazionale italiana è stato Roberto Mancini, ricevendo per un secco no, come rivelato dal diretto interessato.
Bremer svela: “L’Italia mi voleva neutralizzare”, poi sul rientro dall’infortunio
Gleison Bremer, in questo momento in vacanza a Bahia – lo stato brasiliano in cui è nato -, è stato intervistato da ESPN. Ai microfoni della sezione locale dell’emittente televisiva, il difensore brasiliano ha rivelato che qualche anno fa Roberto Mancini ha tentato di neutralizzarlo per la Nazionale italiana. “Hanno provato a naturalizzarmi, ma io arrivo dall’entroterra di Bahia e diventare improvvisamente italiano mi sembrava forzato. Parlai con Roberto Mancini, mi spiegò che c’era questa possibilità, avrei ottenuto il passaporto grazie a mia moglie”.

L’ex Torino ha proseguito dicendo: “Però ho pensato: ‘La Seleçao è la più grande di tutte’. E poi immaginavo la scena: arrivi in ritiro, tutti italiani, e loro che si chiedono: ‘Cosa ci fa qui un brasiliano?’. Non mi sarebbe piaciuto“. Nel corso dell’intervista, il difensore brasiliano ha parlato anche del suo rientro in campo dopo il grave infortunio rimediato a Lipsia. “Ho già dimostrato il mio valore. Torno da un infortunio. Se sarò in forma fisica, sono sicuro che verrò convocato per il Brasile, ma la strada è ancora lunga. È importante che io rimanga concentrato e torni in forma“.