Tudor contraddice Giuntoli sul futuro: “Decisione poco seria per me e per il club”

Venezia Juventus 2-3, ecco le parole di Igor Tudor dopo la qualificazione in Champions League.

Triplice fischio al Penzo: la Juventus di Igor Tudor si qualifica alla prossima Champions League. I bianconeri chiudono un campionato davvero altalenante con un quarto posto che salva la stagione e permette alla dirigenza di programmare la prossima con più serenità.

Ai microfoni di Sky Sport, nel post partita, mister Igor Tudor ha rilasciato alcune dichiarazioni.

Tudor sicuro: “Futuro? Si saprà presto, prima del Mondiale per Club”

Rispetto alla volontà di rimanere alla Juventus:

“Sempre partite particolari qua a Venezia, oggi tante emozioni, un’adrenalina pazzesca per ciò che c’era in ballo. Permanenza? Posso dire che presto si saprà, ci vuole un po’ di pazienza. Io sono sempre felice e contento, si è conquistato qualcosa ma bisogna accettare la vita in bilico dell’allenatore”.

Sul risultato acquisto:

Il risultato ti condanna: ti dice se sei bravo o meno, non è facile concentrarsi sempre sul percorso e la crescita, ovvero il gusto di questo mestiere. Se oggi non si vinceva, a me non cambiava niente perché non cambio il mio pensiero su chi sono come allenatore, poi è chiaro che si è più felice quando si vince”.

Venezia Juve 2-3, le parole di Tudor
Venezia Juve 2-3, le parole di Tudor (SCREENSHOT) – SpazioJ.it

In merito alle risorse che servirebbero alla squadra:

Cosa serve alla squadra? Serve che siamo tutti al completo, a me sono sempre mancati almeno due titolari. Con Bremer, Koopmeiners e Cabal per me è una squadra seria che può competere con tutti. Con due-tre pezzi mirati, la Juve può puntare alla vittoria. Ci vuole gente d’esperienza, la media età si sa, deve essere 27-28 anni, ora siamo un po’ verdi. Con due-tre acquisti mirati si può vincere”.

Sul confronto con la società rispetto al suo futuro:

“Confronto con società? Ora mi fai entrare in un discorso in cui non posso dire niente. Ci vedremo presto e si deciderà presto il futuro. Eravamo tutti focalizzati sulla fine. Io non volevo parlare del futuro per non deconcentrarci. Si risolverà tutto prima del Mondiale per Club. Non credo sia una buona idea andare lì senza decisione o che si prende la decisione in un senso e poi si porta l’allenatore lì: non sarebbe una decisione seria per me e per il club“.

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