Dopo una partita più complicata del previsto, la Juventus di Igor Tudor vince e ottiene il pass per la prossima Champions League.
Una stagione complicatissima che si conclude con un lieto fine. La Juventus riesce ad ottenere al fotofinish la qualificazione alla prossima edizione della UEFA Champions League. Un traguardo che ai nastri di partenza lo si considerava come obiettivo minimo, ma che lungo la stagione è diventato più volte quasi davvero difficoltoso raggiungerlo.
Le sensazioni erano diventati negative anche durante la stessa partita contro il Venezia, quando dopo un solo giro di lancetta Fila ha insaccato il gol dell’1-0 dei lagunari, rovinando completamente il piano tattico preparato dal tecnico ex Lazio. Poi la reazione, con prima Yildiz e poi Kolo Muani che hanno ribaltato tutto.
Nel secondo tempo, come un fulmine a ciel sereno, Haps gela tutti e insinua nella mente dei bianconeri la possibilità che la Champions League, il prossimo anno, parta senza la Vecchia Signora. A salvare tutto ci pensa Locatelli: ingenuità di Nicolussi Caviglia che abbatte in area di rigore Conceição e rigore per la Juventus. Il capitano si presenta sul dischetto e infila il 3-2.
I bianconeri si difendono e portano a casa risultato e Champions. Una qualificazione sudata ma ottenuta, seppur all’ultimo respiro. Adesso, spazio al Mondiale per Club e a un calciomercato estivo che sa, per l’ennesima volta, di rivoluzione.
Juventus in Champions League: le tappe più importanti
La Champions League ottenuta da Igor Tudor è passata, per lo più, da Thiago Motta. Il mister ex Bologna ha infatti allenato fino al 16 marzo 2025, gestendo la Vecchia Signora dunque per 29 delle 38 giornate. Al momento del ko con la Viola, i bianconeri erano al 4° posto, ma con le squadre dietro sempre più vicine.

Per questo è arrivata la decisione di esonerare Thiago Motta, che sembrava aver ormai perso le redini della squadra, per darla in mano a un allenatore che sapesse portare la società nell’Europa che conta. Seppur il ruolino di marcia del tecnico italobrasiliano sia nettamente negativo, uno dei periodi clou della sua gestione sono le cinque vittorie consecutive tra febbraio e marzo, che hanno dato ai bianconeri 15 punti e 4° posto.
Le note negative certamente gli eccessivi pareggi, oltre i netti ko contro Atalanta e Fiorentina, che hanno sancito la chiusura definitiva dell’avventura del tecnico a Torino. L’arrivo di Igor Tudor ha portato entusiasmo e risultati: nonostante il tonfo col Parma, i bianconeri sono riusciti a non perdere tutti i big match giocati, vincendo tutte le altre partite con squadre meno attrezzate. I successi su Genoa, Lecce, Monza, Udinese e Venezia hanno dato morale e punti, e sono certamente una tappa fondamentale per il 4° posto.
Il tecnico croato dovrebbe proseguire anche per il Mondiale per Club, per poi decidere assieme al direttore sportivo Cristiano Giuntoli se e come proseguire. Se addio sarà, il croato ha fatto il massimo, prendendo una squadra sfiduciata e portandola all’obiettivo che la società aveva prefissato: la Champions League.