Buffon, l’ammissione sulle finali Champions con la Juve: “In nessuna l’abbiamo fatto”

Gigi Buffon ha presentato il suo libro. Nell’occasione è tornato a parlare anche di Juventus con un passaggio sulle finali perse dai bianconeri

Gigi Buffon è intervenuto al Salone del libro per presentare “Cadere, rialzarsi, cadere, rialzarsi“, il suo libro. Nel corso della presentazione diversi gli spunti che ha regalato, compreso qualche passaggio sulla Juventus inevitabile. L’ex portiere e capitano di bianconeri ed Italia è tornato anche a parlare dell’intervista dopo l’eliminazione dalla semifinale di Champions League contro il Real Madrid.

La gara in cui si scagliò contro l’arbitro. “Uno dei punti più alti della mia carriera” ha ammesso ridendo. L’ex portiere ha ammesso come ora si vergogni anche per lo status di capitano che ricopriva. “Se tornassi indietro ridirei le stesse cose” ha poi aggiunto Gigi che ha spiegato come l’amarezza dipendesse anche dalla rimonta epica realizzata dalla squadra e finita in fumo.

Il più grande dispiacere è stato quello” ha poi aggiunto, ammettendo anche di non sapere la reale motivazione della sua espulsione in occasione di quella gara.

Buffon e le finali di Champions: le parole dell’ex numero uno

Gigi Buffon, poi, in previsione della finale di Champions League tra Inter e PSG (lui ha giocato una stagione con la maglia dei parigini), ha ricordato anche le finali perse dalla Juve. “In questo momento ho un ruolo federale superpartes” ha sostenuto riferendosi alla gara del 31 maggio prossimo.

Gigi Buffon
Buffon e le finali di Champions: le parole dell’ex numero uno (Ansa Foto) – SpazioJ

Le partite e le finali sarebbe giusto che le vincessero le squadre che veramente le meritano” ha poi aggiunto il portiere prima di entrare nello specifico delle finali disputate dalla Juve. “Tre finali ho perso ed in nessuna abbiamo meritato di vincere” ha ammesso. “Contro il Real Madrid sconfitta meritata, contro il Barcellona c’è stata la reazione di un momento” ha poi sottolineato.

Dispiace per la gente della Juve ma significa che gli altri sono stati più bravi in quel momento” ha concluso.

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