Dusan Vlahovic ed un futuro da scrivere con la maglia della Juventus: il paradosso clamoroso che lo riguarda
Il destino di Dusan Vlahovic alla Juventus è un rebus che tiene col fiato sospeso i tifosi bianconeri. Il bomber serbo, arrivato a Torino con aspettative da capogiro, ha vissuto una prima parte di stagione 2024/25 tutt’altro che esaltante. Sette gol nel girone d’andata e appena due in quello di ritorno, con una media di un gol ogni 189 minuti, raccontano di un attaccante in difficoltà, mai davvero convincente nonostante sia l’unica punta di ruolo per Thiago Motta prima e Igor Tudor poi. Il suo futuro è già scritto, con un addio che sembra inevitabile. O forse no?
Vlahovic e la Juventus: una stagione di alti e bassi
Quando la Juventus acquistò Dusan Vlahovic dalla Fiorentina nel gennaio 2022 per oltre 80 milioni di euro, i tifosi sognavano un nuovo Trezeguet. Il serbo, allora 22enne, sembrava destinato a dominare la Serie A con il suo mix di potenza, tecnica e fiuto per il gol. Tuttavia, la stagione 2024/25 ha messo a nudo le sue difficoltà.
Con nove gol totali in campionato, Vlahovic non è riuscito a replicare i numeri delle sue stagioni fiorentine, dove segnava con una continuità impressionante. La media di un gol ogni 189 minuti è lontana da quella dei top bomber europei, e i critici non hanno risparmiato frecciate, sottolineando una certa staticità e una difficoltà a incidere nelle partite chiave.

Nonostante ciò, Igor Tudor, subentrato a Thiago Motta, ha scelto di puntare su di lui. Con colloqui personali e motivazioni da vero condottiero, il tecnico croato sta cercando di tirare fuori il meglio dal suo numero 9. E i risultati, seppur timidi, iniziano a vedersi.
Nelle ultime partite, Vlahovic ha mostrato una maggiore partecipazione al gioco, con sponde, movimenti senza palla e un’intesa crescente con i compagni. Su X, i tifosi si dividono: c’è chi lo difende, ricordando i suoi 24 gol nella stagione 2022/23, e chi lo considera un investimento sbagliato, pronto a salutare Torino. Ma una cosa è certa: la qualificazione alla prossima Champions League passa anche dai suoi piedi.
Il paradosso di Vlahovic: da “panchinaro di lusso” a chiave tattica
Il vero paradosso di Dusan Vlahovic sta nella sua evoluzione recente. Se Thiago Motta lo vedeva come un finalizzatore puro, spesso isolato in un sistema di gioco che privilegiava il collettivo, Tudor sembra aver trovato la chiave per sbloccarlo. Il serbo, nelle ultime settimane, è apparso più coinvolto nella manovra bianconera, proprio come chiedeva Motta senza mai ottenerlo appieno.
I suoi movimenti a venire incontro, le sponde per gli esterni e una maggiore aggressività nel pressing stanno trasformando Vlahovic in un attaccante più completo. È come se il bomber avesse capito che, per brillare, non basta aspettare il pallone in area, ma serve sporcarsi le mani – o meglio, le scarpette – per la squadra.

Questa svolta tattica potrebbe essere una manna dal cielo non solo per la Juventus, ma anche per lo stesso Vlahovic. Con un addio alla Juve che sembra già scritto, il serbo ha bisogno di rilanciarsi per attirare l’attenzione di grandi club europei. Secondo indiscrezioni, squadre come Arsenal, Paris Saint-Germain e Atlético Madrid hanno messo gli occhi su di lui, ma il suo valore di mercato, attualmente stimato intorno ai 50-60 milioni di euro, è inferiore rispetto al passato.
Un finale di stagione da protagonista potrebbe cambiare le carte in tavola, regalando a Vlahovic una nuova chance di dimostrare di essere un top player. E chissà che, con un paio di gol pesanti, non riesca a far ricredere anche qualche scettico sotto la Mole.
Quale futuro per Vlahovic? Tra addio e possibile permanenza
Il futuro di Dusan Vlahovic è un’incognita che tiene banco nelle discussioni tra i tifosi e gli addetti ai lavori. L’arrivo di Cristiano Giuntoli come direttore sportivo ha portato una ventata di ambizione, con nomi come Victor Osimhen e Ademola Lookman accostati alla Juventus per rinforzare l’attacco.
In questo contesto, Vlahovic sembra destinato a fare le valigie, con la dirigenza bianconera pronta a monetizzare per finanziare nuovi colpi. Tuttavia, il calcio è imprevedibile come un rigore al 90°. Se il serbo dovesse chiudere la stagione in crescendo, magari trascinando la Juve in Champions con gol decisivi, la sua permanenza non sarebbe del tutto da escludere.
Un aneddoto che circola tra i tifosi racconta di un Vlahovic che, dopo una partita opaca, si è fermato a firmare autografi sotto la pioggia, mostrando un attaccamento alla maglia che molti non gli riconoscono. È il classico ragazzo che, come direbbero al bar, “ha la testa dura ma il cuore grande”.
Questo mix di carattere e talento potrebbe essere la chiave per un rilancio inaspettato. D’altronde, la Juventus ha una tradizione di bomber che si sono riscattati dopo momenti difficili: da Vialli a Inzaghi, la storia bianconera è piena di seconde possibilità. Su X, un tifoso ha scritto: “Dusan è come un diesel: parte piano, ma quando si scalda non lo fermi più”. Parole che potrebbero rivelarsi profetiche.
La Juventus e la corsa Champions: Vlahovic al centro del progetto
Al di là delle speculazioni di mercato, la priorità della Juventus è chiara: centrare la qualificazione alla prossima Champions League. Con il quarto posto a portata di mano, ogni partita è una finale, e Vlahovic è chiamato a fare la differenza. Igor Tudor, con il suo approccio diretto e il suo carisma, sembra aver toccato le corde giuste, trasformando un attaccante in crisi in un giocatore più consapevole del suo ruolo. La sfida ora è mantenere questa continuità, perché, come dice un vecchio adagio torinese, “la Juve non aspetta nessuno”.
Il finale di stagione sarà decisivo non solo per Vlahovic, ma per l’intero progetto bianconero. Con Giuntoli al lavoro per costruire una squadra da scudetto e Tudor che dà nuova linfa al gruppo, la Juventus sembra pronta a rialzarsi dopo anni di alti e bassi. E se Vlahovic riuscisse a tornare il bomber implacabile di Firenze? I tifosi, con il cuore in gola, ci sperano. Perché, in fondo, il calcio è fatto di storie di riscatto, e quella di Dusan potrebbe essere la prossima a far vibrare lo Stadium.