Juve, scoppia un caso? L’episodio è accaduto durante la partita con il Lecce e non è passato inosservato
La Juventus ha conquistato una vittoria di cuore e sofferenza contro il Lecce, chiudendo il match con un 2-1 che vale oro in chiave Champions League. Un successo che, come un buon vino, si è fatto apprezzare soprattutto per la sua complessità: due gol da capogiro nella prima mezz’ora, un Lecce mai domo e un finale al cardiopalma. Per l’era Tudor, questa è la seconda vittoria in tre partite, un segnale che la squadra sta trovando una sua identità, pur con qualche intoppo da limare.
Juventus-Lecce: un primo tempo da applausi e un finale da brividi
Il match si è deciso nei primi 30 minuti, quando la Juventus ha messo in mostra un calcio scintillante. Teun Koopmeiners, sempre più leader del centrocampo bianconero, ha sbloccato il risultato con un gol di pregevole fattura, dimostrando ancora una volta il suo valore dopo il trasferimento estivo dall’Atalanta.

Poco dopo, il giovane Kenan Yildiz ha incantato lo Stadium con una vera e propria gemma: un tiro a giro che ha lasciato il portiere leccese senza scampo. Due reti che sembravano aver messo la partita in cassaforte, ma il calcio, si sa, è tutt’altro che prevedibile.
Nel secondo tempo, il Lecce ha rialzato la testa, mostrando grinta e organizzazione. La squadra salentina ha accorciato le distanze con un gol che ha riacceso le speranze dei giallorossi, trasformando gli ultimi minuti in una battaglia senza esclusione di colpi. La Juventus ha sofferto, ha stretto i denti, e alla fine ha portato a casa tre punti fondamentali. Un successo che, come un puzzle, si compone di momenti di classe e di attimi di pura resilienza.
Vlahovic, l’assist non basta: il gesto che fa discutere
Tra i protagonisti della serata c’è stato anche Dusan Vlahovic, schierato titolare da Igor Tudor. Il serbo non ha trovato la via del gol, ma ha messo lo zampino nel 2-0 con un assist preciso per Yildiz. Un contributo importante, che però non sembra aver placato la sua fame di gol. Al momento della sostituzione, infatti, Vlahovic non ha nascosto un pizzico di frustrazione, un gesto che ha fatto storcere il naso a qualcuno sugli spalti e sui social.

Ma cosa c’è dietro quel momento di stizza? Probabilmente, la voglia di lasciare un segno più netto in una partita che poteva essere la sua. Vlahovic, si sa, è un attaccante che vive per il gol, e quando la rete non arriva, il suo cuore in mano si vede tutto. Tudor, però, sembra avere fiducia in lui: la scelta di schierarlo dall’inizio è un segnale chiaro, e l’assist di ieri potrebbe essere il preludio a un ritorno al gol nelle prossime partite.
Per inquadrare meglio la situazione, vale la pena notare che Vlahovic, secondo i dati di Transfermarkt, ha segnato 7 gol in questa stagione di Serie A, un bottino discreto ma inferiore alle aspettative per un bomber del suo calibro. La concorrenza con Kolo Muani, inoltre, aggiunge pepe alla sua sfida personale: ogni partita è un’occasione per dimostrare di essere il vero trascinatore della Juventus.
Juventus in zona Champions: Tudor e il sogno europeo
Con questa vittoria, la Juventus sale al terzo posto in classifica e resterà in zona Champions approfittando anche dello scontro diretto tra Atalanta e Bologna, che rallenterà una delle due rivali – se non entrambe – nella corsa Champions. La squadra di Tudor sta mostrando segnali di crescita, anche se il percorso è ancora lungo.
L’allenatore croato, arrivato con l’arduo compito di riportare la Juve ai vertici, sembra aver instillato una mentalità più aggressiva, ma i momenti di sofferenza contro squadre come il Lecce evidenziano che c’è ancora da lavorare. Nel frattempo, i tifosi sognano un ritorno in Champions League, un obiettivo che non è solo una questione di prestigio, ma anche di bilancio: qualificarsi significherebbe ossigeno per il mercato estivo.
Insomma, la vittoria contro il Lecce è un mattone importante, ma il cantiere Juventus è ancora aperto. Tra le giocate di Yildiz, la leadership di Koopmeiners e l’orgoglio di Vlahovic, Tudor ha tra le mani una squadra che può far parlare di sé. E chissà, magari con qualche gol in più del suo bomber, il sogno europeo potrebbe diventare realtà.