Teun Koopmeiners non riesce ancora a brillare: Igor Tudor ha dato vita ad un lavoro personalizzato per lui basato non solo su allenamenti
Salvate il soldato Teun Koopmeiners. Il centrocampista della Juventus, arrivato in estate con grandi aspettative, finora è stato come un puzzle incompleto, lontano dal brillare come ci si aspettava. I 61 milioni spesi per strapparlo all’Atalanta pesano come un macigno, e l’olandese non è ancora riuscito a conquistare i cuori dei tifosi bianconeri.
Né con Thiago Motta né con l’arrivo di Igor Tudor le cose sono cambiate, ma la Juventus non molla: il piano per rilanciare Koopmeiners è già in azione, tra allenamenti extra, colloqui motivazionali e una fiducia che guarda al futuro. Come si dice, “non c’è vento favorevole per il marinaio che non sa dove andare”, e la Vecchia Signora sembra avere le idee chiare su come rimettere in rotta il suo numero 8.
Con il finale di stagione alle porte e il Mondiale per Club all’orizzonte, la Juventus scommette sul riscatto di Koopmeiners. Ma quali sono le difficoltà che sta affrontando? E come può ritrovare la scintilla che lo ha reso un protagonista a Bergamo? Scopriamo insieme cosa bolle in pentola alla Continassa.
Teun Koopmeiners: un investimento ancora da ripagare
Quando la Juventus ha sborsato 61 milioni per Teun Koopmeiners, i tifosi sognavano già un nuovo faro in mezzo al campo. A Bergamo, con l’Atalanta, l’olandese aveva incantato: gol, assist e una visione di gioco che lo rendevano il prototipo del centrocampista moderno.

Eppure, a Torino, quel fuoco sembra essersi spento. Le prestazioni di Koopmeiners in questa stagione sono state tutt’altro che memorabili, con numeri che non rispecchiano la cifra investita: appena 2 gol e 3 assist in Serie A (dati aggiornati ad aprile 2025), lontani dai fasti bergamaschi.
Non è solo una questione di numeri. Koopmeiners appare spesso avulso dal gioco, come se il peso delle aspettative lo schiacciasse. Thiago Motta, che pure lo ha schierato con regolarità, non è riuscito a trovargli la posizione ideale, e l’arrivo di Tudor non ha ancora portato la svolta sperata. Ma guai a parlare di flop: come si suol dire, “Roma non è stata costruita in un giorno”, e il talento dell’olandese è fuori discussione. Serve solo il contesto giusto per farlo esplodere, e la Juventus è pronta a dargli un’altra chance.
Il piano di Tudor per rilanciare Koopmeiners
Igor Tudor non è tipo da arrendersi facilmente, e lo sta dimostrando con Teun Koopmeiners. Appena arrivato alla Continassa, il tecnico croato ha preso in mano la situazione, mettendo il centrocampista al centro di un progetto di rilancio su misura.

Allenamenti extra, sessioni personalizzate e un lavoro mirato sulla condizione atletica: tutto è pensato per riportare Koopmeiners al top. Non è un mistero che l’olandese abbia faticato fisicamente in questa stagione, complice forse un adattamento non semplice al ritmo e alla pressione della Juventus.
Ma il lavoro di Tudor non si ferma al campo. Con un approccio da “fratello maggiore”, il tecnico sta puntando anche sull’aspetto psicologico. I colloqui one-to-one tra i due sono ormai una costante, con Tudor che alterna bastone e carota: motivazione per accendere la scintilla, ma anche un invito a scrollarsi di dosso il peso di quei 61 milioni.
È come se gli dicesse: “Gioca con il cuore in mano, il resto verrà da sé”. L’obiettivo? Rivedere il Koopmeiners dominante entro il finale di stagione, magari decisivo per il Mondiale per Club, un palcoscenico che potrebbe essere la svolta per la sua avventura bianconera.
Juventus e calciomercato: fiducia rinnovata per Koopmeiners
Se sul campo il riscatto di Koopmeiners è una priorità, fuori dal rettangolo verde la Juventus ha già preso una decisione chiara: l’olandese non si tocca. Nonostante le voci di mercato che circolano, soprattutto in Premier League, dove club come il Tottenham e il West Ham hanno mostrato interesse in passato, la dirigenza bianconera ha chiuso la porta a qualsiasi cessione estiva.
L’idea è semplice: un investimento da 61 milioni non si svende dopo una sola stagione sottotono, specie quando si parla di un giocatore di 27 anni con margini di crescita ancora enormi.
Secondo quanto riportato da Tuttosport, la Juventus crede fermamente nelle qualità di Koopmeiners e vuole dargli il tempo di ambientarsi. Del resto, non sarebbe la prima volta che un acquisto importante fatica all’inizio per poi esplodere: basti pensare a un certo Ángel Di María, che dopo un avvio lento ha lasciato il segno.
Con il Mondiale per Club e una nuova stagione all’orizzonte, la Juve punta a trasformare Koopmeiners in un pilastro, magari con un ruolo più definito nel 4-2-3-1 di Tudor, dove la sua intelligenza tattica potrebbe fare la differenza. Perché, come dice il proverbio, “il buon vino ha bisogno di tempo per maturare”.
Insomma, il soldato Koopmeiners non è ancora perduto. Tra il lavoro di Tudor, la fiducia della società e un finale di stagione tutto da giocare, l’olandese ha davanti a sé un’occasione d’oro per zittire gli scettici. I tifosi, dal canto loro, sono pronti a sostenerlo, sperando che quel numero 8 torni presto a brillare come un diamante nella notte bianconera.