Juve, la decisione è stata presa ufficialmente: arriva la cessione da parte del club bianconero, i dirigenti senza freni
La Juventus ha già gli occhi puntati sul mercato Juventus 2025, perché in casa bianconera non si vive di solo presente: la prossima stagione è un orizzonte che si avvicina a grandi passi, e la dirigenza sa che non può permettersi altri passi falsi. Cristiano Giuntoli, il ds che dovrebbe essere il timoniere di questa nave, è sotto la lente d’ingrandimento della proprietà.
Dopo le ultime due sessioni di mercato, il suo lavoro ha lasciato più di un sopracciglio alzato: c’è chi dice che gli verrà concessa una fiducia a tempo, e chi invece scommette su un benservito senza troppi complimenti. D’altronde, le delusioni targate Douglas Luiz e Teun Koopmeiners – 100 milioni in due, mica bruscolini – e i tanti prestiti con riscatti da capogiro non sono andati giù alla dirigenza. Ma è davvero tutta colpa sua, o c’è dell’altro?
Non aiuta il fatto che alcune cessioni abbiano lasciato l’amaro in bocca. Dean Huijsen, per esempio, oggi vale oltre 60 milioni – una cifra che fa tremare i polsi – mentre Moise Kean, ceduto alla Fiorentina per 18 milioni, è diventato vice cannoniere del campionato.
E poi c’è Nicolò Fagioli, passato ai viola a gennaio e già pronto a far scucire un bel gruzzolo alla Juve. Tutti talenti cresciuti nel settore giovanile bianconero, un patrimonio che forse è stato lasciato andar via troppo presto. E ora, mentre la squadra cerca di ritrovare la strada, il mercato diventa un banco di prova cruciale.
Mercato Juventus 2025: Giuntoli sotto pressione
Cristiano Giuntoli si gioca tanto, forse tutto, nei prossimi mesi. La proprietà non ha digerito le ultime mosse di mercato, e il flop di Douglas Luiz e Koopmeiners è un macigno che pesa sul suo curriculum. Cento milioni spesi per due giocatori che non hanno ancora fatto la differenza: un investimento che, per ora, sembra un azzardo andato storto.

E poi ci sono i prestiti, con cifre di riscatto che sembrano uscite da un film di fantascienza – belle sulla carta, ma difficili da incassare nella realtà. La sensazione è che il ds debba tirare fuori dal cilindro qualcosa di grosso per il mercato Juventus 2025, o il suo futuro a Torino potrebbe avere i giorni contati.
Non è un mistero che Giuntoli sia abituato a lavorare con budget più ristretti, come ai tempi del Napoli, dove ha costruito squadre competitive con poco. Ma alla Juve il gioco si fa più duro: qui non basta sopravvivere, bisogna vincere. E con una tifoseria che scalpita e una dirigenza che non perdona, serve un colpo da maestro per rimettere le cose a posto.
Giovani Juventus, cessioni che fanno discutere: addio anche a Fagioli
Se c’è una cosa che fa storcere il naso ai tifosi, è vedere i giovani Juventus brillare altrove dopo essere stati ceduti troppo in fretta. Prendiamo Dean Huijsen: il difensore, cresciuto nelle giovanili bianconere, oggi è valutato oltre 60 milioni – una cifra che avrebbe fatto comodo alle casse del club. E che dire di Moise Kean? Venduto alla Fiorentina per 18 milioni, sta segnando a raffica ed è diventato vice cannoniere della Serie A. Ogni gol che segna è una stilettata al cuore dei tifosi juventini, che si chiedono: “E se fosse rimasto con noi?”.

Poi c’è Nicolò Fagioli, altro prodotto del vivaio bianconero. Passato alla Fiorentina lo scorso gennaio, il centrocampista sta convincendo tutti a Firenze, tanto che i viola sono pronti a riscattarlo per 13,5 milioni, con o senza qualificazione europea. Una plusvalenza niente male, certo, ma anche un talento in meno per il futuro della Juve. Insomma, il settore giovanile è una miniera d’oro, ma forse qualcuno ha scavato troppo in fretta.
Cristiano Giuntoli e il futuro bianconero: cosa aspettarsi?
Il futuro di Cristiano Giuntoli alla Juventus dipende da come saprà muoversi da qui in avanti. La prossima sessione di mercato sarà una prova del nove: servono acquisti mirati, ma anche una gestione più oculata delle cessioni. Perdere altri gioielli come Huijsen o Kean potrebbe essere imperdonabile, soprattutto se poi quei soldi non vengono reinvestiti bene. E i tifosi? Quelli, con il cuore in mano, sognano una squadra che torni a dominare, non solo a vivacchiare.
Giuntoli ha davanti a sé una sfida da far tremare le gambe: rimettere in sesto una rosa che ha perso smalto e, allo stesso tempo, riconquistare la fiducia di una piazza esigente. Come si dice dalle parti di Torino, “a volte per fare un passo avanti bisogna farne due indietro”. Ma il tempo per indietreggiare è finito: ora serve solo una marcia in più. Il 2025 è dietro l’angolo, e la Juve non può permettersi di arrivare impreparata.