Juve, quale futuro per Igor Tudor: sfida a 5 per la panchina bianconera

Juve, Tudor si gioca il futuro sulla panchina bianconera: è una sfida a cinque, ecco chi sono i “rivali”

Igor Tudor è stato nominato allenatore della Juventus lo scorso 23 marzo, e per il croato questa è molto più di una semplice opportunità: è il sogno di una vita che finalmente si avvera.

L’avvio sulla panchina bianconera è stato incoraggiante, con una vittoria convincente contro il Genoa. Ma il calendario non concede tregua: la Roma, una delle squadre più in forma del momento, si profila già come un ostacolo da far tremare i polsi, un test cruciale per capire di che pasta è fatto il nuovo corso juventino.

Igor Tudor e la sfida per il quarto posto della Juventus

Per la Juventus, il quarto posto in classifica non è un capriccio, ma una priorità assoluta, un obiettivo con la “O” maiuscola. Raggiungere la qualificazione alla prossima Champions League è il biglietto da visita che Tudor deve presentare per sperare di restare sulla panchina bianconera anche nella stagione 2025-2026.

Igor Tudor
Igor Tudor e la sfida per il quarto posto della Juventus (Lapresse) – SpazioJ

La vittoria contro il Genoa è stato un primo passo, ma la partita contro la Roma sarà un banco di prova decisivo: battere una diretta concorrente potrebbe dare una spinta morale e pratica alla corsa per la Champions. Eppure, non è solo il campo a tenere banco. Alla Continassa, quartier generale della Juventus, si respira un’aria di prudenza: i dirigenti sanno che il calcio è imprevedibile e stanno già valutando alternative nel caso in cui le cose non vadano come sperato.

Tudor, però, ha un vantaggio non da poco: è lui quello con le redini in mano, e il destino della squadra dipende dalle sue scelte. Come si dice, “ha il coltello dalla parte del manico”, e intende usarlo fino all’ultima giornata.

Roma-Juventus: un match chiave per la Champions League

La sfida contro la Roma non è una partita qualunque, ma un crocevia che potrebbe segnare la stagione bianconera. Per Tudor, questo scontro diretto è un’occasione per dimostrare che la Juventus può competere con le big e che il suo progetto tattico – fatto di pressing alto e intensità – può funzionare anche contro avversari di spessore.

Ma c’è di più. Una vittoria contro la Roma non sarebbe solo un colpo in classifica: darebbe a Tudor quella credibilità necessaria per zittire gli scettici e consolidare la sua posizione. Dopo anni passati a farsi le ossa tra Verona e Lazio, il croato vede nella Juventus la chance di entrare nell’élite degli allenatori europei. E per farlo, sa che ogni partita conta, a partire da questa.

Mercato allenatori: Tudor in lizza, ma la Juventus guarda oltre

Mentre Tudor si gioca le sue carte sul campo, alla Continassa si lavora già al futuro. Tra i nomi che circolano per la panchina bianconera spicca quello di Antonio Conte. Il tecnico salentino, però, è legato al Napoli da un contratto fino al 2027, e strapparlo ai partenopei non sarebbe una passeggiata.

Roberto Mancini
Mercato allenatori: Tudor in lizza, ma la Juventus guarda oltre (Lapresse) – SpazioJ

In lizza ci sono anche Roberto Mancini, reduce dall’esperienza con la Nazionale, Stefano Pioli, libero dopo il Milan, e Gian Piero Gasperini, molto apprezzato per il suo lavoro con i giovani all’Atalanta. Quest’ultimo, in particolare, potrebbe rappresentare una scelta intrigante: il suo calcio spumeggiante ha fatto scuola, e a Torino potrebbe portare una ventata di freschezza.

Tuttavia, Tudor non sembra preoccupato dalla concorrenza. Con il suo carattere deciso e un approccio pragmatico, è determinato a scrivere il proprio destino con le sue mani. Un aneddoto che circola tra i corridoi della Juventus? Dopo la vittoria contro il Genoa, si dice che abbia radunato la squadra negli spogliatoi con un discorso da brividi, promettendo di lottare “con il cuore in mano” fino alla fine. E i giocatori, da Vlahovic a Yildiz, sembrano credergli. La stagione è ancora lunga, ma una cosa è certa: il croato non ha intenzione di mollare, e la Juventus, con lui al timone, vuole tornare a sognare in grande.

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