Juve, la prima squadra di Igor Tudor ha già messo nei guai Cristiano Giuntoli: cosa sta accadendo in casa bianconera
La prima Juve di Igor Tudor ha portato una ventata di novità nell’ambiente bianconero, un po’ come un temporale estivo che spazza via la calura. Un modulo tattico inedito, il doppio trequartista a supporto della punta, ha rimescolato le carte in tavola, con Dusan Vlahovic finalmente rispolverato dopo mesi passati a prendere polvere in panchina.
Il serbo, relegato a un ruolo di comparsa negli ultimi tempi della gestione di Thiago Motta, sembra aver ritrovato una seconda giovinezza sotto la guida del tecnico croato. E non è l’unico a beneficiare di questo cambio di rotta.
Le scelte di Tudor, infatti, segnano una netta discontinuità con il passato. Basta guardare Nico Gonzalez, che si è ritrovato a correre su e giù per la fascia come esterno a tutta fascia in un centrocampo a quattro, un ruolo che forse non si sarebbe mai aspettato di interpretare.
Ma non è un caso isolato: diversi giocatori stanno vivendo una vera e propria metamorfosi tattica. Kalulu, per esempio, è stato trasformato in un braccetto difensivo al pari di Veiga, mentre Cambiaso si è visto spostare sulla corsia laterale con compiti più dinamici. È un po’ come se Tudor avesse preso il mazzo della Juventus e lo avesse rimescolato con un colpo da maestro.
Igor Tudor e il nuovo modulo tattico della Juventus: un cambio di filosofia
Il modulo scelto da Igor Tudor, un 3-4-2-1 con due trequartisti alle spalle della punta, non è solo una questione di numeri, ma una vera dichiarazione d’intenti. Dopo un periodo di transizione complicato sotto Thiago Motta, con una squadra che sembrava aver perso smalto, il tecnico croato ha voluto dare una scossa.

E i numeri parlano chiaro: secondo i dati raccolti nelle prime uscite, la Juventus ha mostrato una maggiore fluidità in attacco, con Vlahovic che torna a essere il fulcro del gioco offensivo. Ma questo cambio di filosofia richiede tempo e adattamento, soprattutto per una rosa abituata a schemi diversi.
Il mercato estivo, orchestrato da Cristiano Giuntoli, sembra quasi messo in discussione dalle scelte di Tudor. Giocatori come Francisco Conceiçao, arrivati con grandi aspettative, devono ora reinventarsi in ruoli meno congeniali. Persino i colpi invernali, come Kolo Muani, non hanno trovato spazio nella prima uscita del croato, finendo in panchina con un’espressione che diceva tutto. È evidente che Tudor abbia un’idea precisa in testa, e non ha paura di andare controcorrente pur di realizzarla.
Dusan Vlahovic e il rilancio con Tudor: il serbo torna protagonista
Parliamo di Dusan Vlahovic, perché il suo ritorno al centro del progetto è forse la notizia più ghiotta per i tifosi juventini. Dopo mesi di naftalina, con Thiago Motta che lo aveva relegato a un ruolo marginale, il serbo ha finalmente l’occasione di dimostrare il suo valore. Con il doppio trequartista alle sue spalle, Vlahovic può contare su un supporto creativo che esalta le sue doti di finalizzatore.

E non è solo una questione di gol: la sua presenza in area, il modo in cui attacca la profondità, sta dando alla Juventus quella dimensione offensiva che era mancata per troppo tempo.
Non dimentichiamo che Vlahovic, arrivato a Torino nel gennaio 2022 per una cifra da capogiro (circa 70 milioni di euro), aveva sulle spalle il peso di aspettative enormi. Le difficoltà degli ultimi mesi avevano fatto storcere il naso a molti, ma Tudor sembra aver trovato la chiave per farlo brillare di nuovo. Un aneddoto curioso? Si dice che il tecnico croato abbia avuto un confronto diretto con lui, mettendogli il cuore in mano e chiedendogli di dare tutto per la maglia. E i primi segnali sono incoraggianti.
Douglas Luiz e il rebus tattico: dove troverà posto nella Juventus di Tudor?
E poi c’è Douglas Luiz, il brasiliano che scalpita per rientrare dopo un infortunio. La domanda che tutti si pongono è: dove potrà inserirsi in questo scacchiere? Difficile immaginarlo sulla linea dei trequartisti, un ruolo che richiede caratteristiche diverse dalle sue.
Più probabile un impiego a centrocampo, magari come metronomo accanto a un compagno più dinamico. Eppure, al momento, le posizioni sembrano già ben definite, con Tudor che ha dato fiducia a un gruppo ristretto di titolari. Il rientro di Luiz potrebbe essere una bella gatta da pelare per il tecnico, ma anche un’opportunità per aggiungere qualità a una mediana che deve ancora trovare il giusto equilibrio.
Intanto, il mercato di Giuntoli appare sempre più un punto interrogativo. Douglas Luiz, arrivato dall’Aston Villa come uno dei colpi più importanti dell’estate, rischia di dover lottare per un posto in una squadra che sta cambiando pelle. E non è l’unico: la sensazione è che Tudor stia costruendo la sua Juventus con un approccio pragmatico, quasi a voler dire “qui comando io”. I tifosi, dal canto loro, sono divisi: c’è chi applaude il coraggio del croato e chi si chiede se questo stravolgimento non rischi di creare più confusione che certezze.
In definitiva, la Juventus di Igor Tudor è un cantiere aperto, ma con idee chiare. Il modulo tattico, il rilancio di Vlahovic e le scelte controcorrente stanno dando una nuova identità alla squadra. Certo, il cammino è ancora lungo, e il campo sarà il giudice supremo. Ma una cosa è sicura: a Torino si respira un’aria diversa, e i bianconeri sembrano pronti a giocarsi le loro carte con un piglio che mancava da un po’. Come si dice in questi casi, chi vivrà vedrà.