Vlahovic, la decisione clamorosa di Tudor dopo il Genoa: cambia tutto

Dusan Vlahovic titolare contro il Genoa: la decisione di Tudor dopo la partita, il tecnico è pronto a cambiare tutto

L’aveva detto e, come si suol dire, non si può certo accusarlo di non essere stato di parola. Igor Tudor, il tecnico croato approdato sulla panchina della Juventus con il vento dell’entusiasmo e un bel po’ di scetticismo da dissipare, ha scelto di puntare subito su Dusan Vlahovic. Una decisione che, a dirla tutta, non sorprende più di tanto.

Il bomber serbo è un patrimonio prezioso per la Juve, un attaccante di razza, tra i migliori in circolazione, capace di spaccare le partite quando gli si dà la possibilità di esprimersi al meglio. E Tudor, da uomo di campo qual è, lo sa bene. Nella sua prima Juventus, il centravanti serbo ha occupato il cuore dell’attacco, proprio come ci si aspettava. Non ha trovato la via del gol, questo è vero, ma ha messo lo zampino nel successo bianconero con un mezzo assist per il gol della vittoria.

E non è tutto: si è dannato l’anima. Un atteggiamento che ricorda i suoi giorni migliori, quelli in cui la fiducia in sé stesso non era un miraggio, e che dimostra quanto possa ancora essere utile alla causa juventina, soprattutto in questo rush finale di stagione.

Dusan Vlahovic e la rinascita con Igor Tudor: numeri e segnali

In campo, contro ogni previsione di chi lo dava per spacciato, Vlahovic ha fatto vedere lampi del suo talento. Trentatré tocchi in partita, una percentuale di passaggi riusciti ferma al 50%: numeri che non fanno gridare al miracolo, certo, ma che per un centravanti reduce da mesi complicati valgono più di quanto sembri.

Non è solo una questione di statistiche, ma di presenza, di voglia, di quel fuoco negli occhi che a volte vale più di un gol. La gara di ieri, sotto la guida di Tudor, è stata una boccata d’aria fresca per un giocatore che sembrava aver smarrito la bussola. E ora? Le ultime nove giornate di campionato potrebbero essere il terreno perfetto per una rinascita definitiva, un’occasione da non lasciarsi scappare per dimostrare che il serbo è ancora un pilastro della Juventus.

Non dimentichiamo il contesto: Vlahovic arriva da un periodo travagliato, con critiche da parte dei tifosi e una pressione che avrebbe messo in ginocchio chiunque. Eppure, Tudor sembra aver toccato le corde giuste. Basta guardare il modo in cui il serbo ha lottato su ogni pallone, come se ogni contrasto fosse una questione personale. Un aneddoto che circola tra i tifosi racconta di un Vlahovic che, a fine partita, ha salutato i compagni con un sorriso tirato ma sincero: un segnale piccolo, ma che per i bianconeri vale oro.

La tattica Juventus di Tudor: Vlahovic e Kolo Muani insieme?

L’obiettivo di Igor Tudor, però, non si ferma a rilanciare il solo Vlahovic. Il tecnico croato ha le idee chiare e un’ambizione da capogiro: far coesistere il centravanti serbo con Kolo Muani, l’altro asso nella manica dell’attacco bianconero.

Kolo Muani
La tattica Juventus di Tudor: Vlahovic e Kolo Muani insieme? (Ansa Foto) – SpazioJ

Non è un mistero che Tudor voglia costruire una Juventus capace di spaventare chiunque, e l’idea di vedere questi due attaccanti giocare spalla a spalla fa già sognare i tifosi. Immaginatevi la scena: Vlahovic a fare a sportellate con i difensori, aprendo spazi, e Muani a sfruttare la sua velocità e il suo fiuto per il gol. Un tandem che, se ben oliato, potrebbe rivelarsi devastante.

Non è una sfida semplice, sia chiaro. La tattica di Tudor richiede equilibrio, e far convivere due punte di questo calibro significa lavorare sodo sugli automatismi e sul sacrificio reciproco. Eppure, le prime mosse del tecnico lasciano intravedere un progetto concreto.

Gli attaccanti bianconeri al centro del progetto: cosa aspettarsi

Se c’è una cosa che emerge forte e chiara, è che gli attaccanti bianconeri sono il fulcro del nuovo corso targato Tudor. Vlahovic, con la sua fisicità e il suo istinto da bomber, resta il punto di riferimento, ma il tecnico croato non ha intenzione di lasciare indietro nessuno.

Kolo Muani, con le sue qualità diverse ma complementari, potrebbe essere la chiave per sbloccare partite complicate, quelle in cui serve un guizzo improvviso per scardinare difese chiuse a riccio. E poi c’è il fattore umano, che in una piazza come Torino conta eccome. I tifosi della Juventus, si sa, sono esigenti, ma sanno anche riconoscere chi ci mette l’anima.

Igor Tudor
Gli attaccanti bianconeri al centro del progetto: cosa aspettarsi (Ansa Foto) – SpazioJ

Vlahovic, con il suo impegno ritrovato, e Muani, con il suo talento ancora da esplodere del tutto in bianconero, hanno l’occasione di entrare nel cuore della curva. Tudor, dal canto suo, sembra il tipo che non molla mai, uno di quegli allenatori che ti fanno venire voglia di credere nel progetto anche quando i risultati tardano ad arrivare. Insomma, il futuro della Juventus passa da qui, da un attacco che potrebbe davvero fare scintille.

In conclusione, la prima uscita di Tudor sulla panchina juventina è stata un segnale forte, un biglietto da visita che dice: “Ci siamo, e vogliamo giocarcela fino in fondo”. Con Vlahovic al centro del progetto e un piano tattico che si sta delineando, la Juventus potrebbe aver trovato la strada per tornare grande. Ora tocca ai giocatori trasformare le promesse in realtà, un passo alla volta, con la grinta di chi sa che a Torino non si vive di mezze misure.

 

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