La Juventus si prepara alla sfida contro il Genoa dopo i ko pesanti contro Atalanta e Fiorentina: ecco però le buone notizie
La Juventus è con le spalle al muro: il momento è di quelli da far tremare i polsi e serve un riscatto immediato per tirarsi fuori da un periodo nero come la pece. L’eliminazione dalla Champions League e dalla Coppa Italia sembrava aver toccato il fondo, ma il peggio doveva ancora arrivare. Le recenti batoste in campionato – un 4-0 incassato in casa dall’Atalanta, la peggior sconfitta tra le mura amiche in Serie A da quasi 60 anni, e un 3-0 a Firenze che ha fatto male al cuore – hanno messo la Vecchia Signora in una posizione che nessuno, dalle parti di Torino, avrebbe mai voluto vedere.
Ora, all’orizzonte, c’è la sfida contro il Genoa di Patrick Vieira, un avversario ostico che non fa sconti. Vincere non è un’opzione, è un obbligo. La classifica, infatti, non lascia spazio a interpretazioni: i bianconeri sono quinti a 52 punti, a un passo dal quarto posto del Bologna ma con il fiato sul collo di Lazio, Roma e Fiorentina. Un altro passo falso potrebbe essere un colpo da ko, di quelli che ti mandano al tappeto senza appello e addirittura fuori dall’Europa.
Juventus-Genoa: una partita da dentro o fuori
Il match contro il Genoa non è solo un crocevia per la stagione, ma un vero e proprio banco di prova per capire se la Juventus può rialzare la testa. I rossoblù, guidati da un Vieira che sa come far giocare le sue squadre con grinta e organizzazione, arrivano a Torino con il coltello tra i denti. Non è un mistero che il Genoa abbia già messo in difficoltà diverse big quest’anno e la Juventus, con le sue certezze incrinate, non può permettersi di sottovalutarli.
La classifica, come abbiamo detto, è un giudice severo e non mente: quinto posto a 52 punti, uno in meno del Bologna quarto, ma con Lazio (51), Roma (49) e Fiorentina (48) pronte a sfruttare ogni errore. È una lotta serrata per la zona Champions, e un passo falso potrebbe costare carissimo, mandando all’aria mesi di sacrifici. I tifosi, dal canto loro, chiedono a gran voce una svolta: su X, c’è chi invoca un ritorno al “cuore bianconero” e chi, più pragmatico, punta il dito contro una stagione segnata da troppi alti e bassi.
Crisi Juventus 2025: un’annata da dimenticare?
Parlare di crisi Juventus 2025 non è un’esagerazione. La stagione è stata un calvario, tra risultati deludenti e un’infermeria che sembrava non svuotarsi mai. L’eliminazione dalla Champions League ha fatto male, quella dalla Coppa Italia pure, ma il campionato – il pane quotidiano di ogni squadra – sta diventando un incubo. Le sconfitte pesanti contro Atalanta e Fiorentina non sono incidenti di percorso, ma sintomi di un malessere più profondo.

Non è la prima volta che la Juventus si trova a navigare in acque agitate. Chi ha buona memoria ricorda il 2010-11, un’annata storta con il settimo posto finale, o i momenti bui post-Calciopoli. Eppure, stavolta c’è qualcosa di diverso: la sensazione che la squadra abbia perso quella solidità che, anche nei momenti difficili, l’ha sempre tenuta a galla. Gli infortuni hanno fatto il resto, decimando una rosa che sulla carta sembrava competitiva. Ma, come dice il proverbio, “a volte il diavolo non è così nero come lo si dipinge”, e qualche spiraglio di luce inizia a intravedersi.
Rientri infortunati Juventus: una boccata d’ossigeno
In mezzo a tanta tempesta, arrivano notizie che scaldano il cuore dei tifosi. L’infermeria, grande nemica della Juventus in questa stagione, sta finalmente iniziando a svuotarsi. Secondo quanto riportato da Sky Sport, alla Continassa si sono rivisti sia Arkadiusz Milik che Juan Cabal, due pedine che potrebbero rivelarsi fondamentali nel rush finale.
Il polacco, fermo addirittura da prima dell’Europeo 2024 vinto dalla Spagna – torneo che ha dovuto guardare da casa con un misto di rabbia e malinconia – è pronto a rimettersi gli scarpini. Cabal, invece, torna dopo un brutto infortunio al crociato che lo ha tenuto fuori per mesi.

E allora, eccoci qua: la Juventus è chiamata a una prova di carattere. Il Genoa è un ostacolo duro, ma superarlo significherebbe mandare un messaggio forte al campionato e, soprattutto, ai tifosi. Perché, come si dice a Torino, “fino alla fine” non è solo uno slogan, ma un modo di vivere. Riusciranno i bianconeri a tirarsi fuori da questo pantano? La risposta, come sempre, la darà il campo.