Juve, Giuntoli deve respingere l’assalto del Napoli: il club azzurro ha messo nel mirino un big di Thiago Motta
La Juventus la scorsa estate ha dato il via alla rifondazione. Un nuovo progetto, affidato alla sapiente – poi rivelante non così tanto – mani di Thiago Motta. Una squadra giovane, in grado di sapersi anche autofinanziare, con un occhio al bilancio e senza spese folli. E così potati i “rami secchi” o comunque quei calciatori che nelle idee di tecnico e dirigenza non erano più funzionali al progetto.
Addio anche ai calciatori dagli stipendi folli: una missione proseguita poi anche in inverno, come evidenziato dall’addio senza troppi rancori a Danilo, difensore passato al Flamengo dopo un lungo corteggiamento del Napoli. Già, proprio la squadra azzurra guidata da Antonio Conte, l’antagonista principale all’Inter per lo scudetto.
Gli azzurri, proprio come la Juve, da anni sono al lavoro per una politica votata ai giovani ed ai calciatori da cartellini ed ingaggi non eccessivi. D’altronde la Juve, proprio seguendo il modello Napoli ha ingaggiato dagli azzurri Giuntoli e nominandolo football director del club bianconero.
Napoli, nel mirino c’è Gatti: la situazione
E la prossima sessione di mercato estiva proprio il Napoli sarà una diretta rivale della Juve per quanto riguarda gli acquisti. Anzi, gli azzurri hanno messo nel mirino proprio un calciatore che milita nella squadra bianconera. Si tratta di Federico Gatti centrale ed alfiere della retroguardia, diventato il perno principale soprattutto dopo il grave infortunio occorso a Bremer.

Il ds Manna conosce bene il difensore ed è pronto a fare un investimento importante per il reparto arretrato che cambierà pelle. Già bloccato Marianucci, con Rrahmani e Buongiorno al momento intoccabili, ingaggiare Gatti sarebbe la ciliegina sulla torta ulteriore per convincere Conte a restare in azzurro.
Gatti ed il rapporto non idilliaco con Motta
Stando a quanto afferma Gianluca Di Marzio, il Napoli già ai tempi in cui militava nel Frosinone seguiva il difensore centrale che poi fu ingaggiato dalla Juventus. Ed ora Manna prova a portarlo in azzurro, sebbene con qualche anno di ritardo, completando l’opera rimasta incompiuta con Giuntoli.

Tra Gatti e Motta, d’altronde, il rapporto non sarebbe più idilliaco, anzi. Diverse le incomprensioni, legate soprattutto al “caso fascia”. Capitano per diverse gare, il tecnico – che pure l’aveva scelto – l’ha poi degradato facendo diventare la fascia dapprima itinerante poi di proprietà di Locatelli.