Juve, i numeri condannano Thiago Motta e la squadra e continua ad esserci un caso relativo a Dusan Vlahovic
Sette gol incassati nelle ultime due giornate. Un rendimento talmente negativo che non può certo passare inosservato. In casa Juventus i campanelli d’allarme si sono accesi e suonano anche forte. Giuntoli al momento è intervenuto ma non in maniera drastica. Fiducia ancora a Thiago Motta, scelto personalmente lo scorso giugno per dare vita ad un nuovo progetto.
I risultati sul campo però al momento non danno ragione ai bianconeri. La squadra ha perso, settimana dopo settimana, tutti gli obiettivi, fallendo in tutto. Ed ora anche il quarto posto è svanito, con il Bologna – già, proprio l’ex squadra di Motta – che ha messo la freccia e si è piazzata davanti.
Niente ribaltone sfruttando la sosta però; Motta è l’imputato principale ma non è la causa di tutti i mali. Su questo alla Continassa sono tutti d’accordo. Anche i calciatori devono prendersi le loro responsabilità e saranno messi di fronte a ciò che dovranno fare.
Juve, il confronto post Franchi: ecco cosa accade ora
In casa bianconera si dovrà cambiare registro: nel post gara del Franchi, la dirigenza ha chiesto ai calciatori di dare molto di più, onorando la maglia fino all’ultimo minuto dell’ultima giornata. Un confronto anche duro ma inevitabile. Di certo c’è che il Genoa può davvero essere l’ultima spiaggia per Motta.

In caso di nuova sconfitta, infatti, probabilmente la strada dell’esonero sarà l’unica percorribile. Il tecnico avrà ora due settimane di lavoro con i calciatori che non partiranno per le nazionali – e sono pochi – per provare a dare una sterzata ad una stagione deludente che può finire in un vero e proprio disastro.
Vlahovic, addio a fine stagione: il suo valore attuale
Nella gara di ieri Dusan Vlahovic non ha messo piede in campo. L’attaccante serbo è rimasto in panchina per tutti i 90′ di gioco a conferma di quanto il rapporto tra Motta ed il centravanti sia ai minimi termini. Insomma, non una situazione ideale, considerato anche il momento di difficoltà della Juve.

Cosa accadrà ora? Semplice, si dovrà trovare una soluzione. Dall’arrivo di Kolo Muani, Vlahovic è diventato nient’altro che una riserva, una situazione che non può certo accontentare il serbo. Ma c’è un problema decisamente più grande e riguarda il futuro del bomber. La cessione sembra inevitabile anche per via di una questione contrattuale – scadenza 2026 e nessuna volontà di rinnovare – ma il valore è di fatto crollato.
Se fino all’estate scorsa, infatti, per il suo cartellino servivano almeno 70 milioni di euro, adesso il valore si è di fatto dimezzato, con la Juve che non potrà certo chiedere la luna, vedendo anche disperdere parte del patrimonio del classe 2000.