Se la Juve dovesse perdere contro la Fiorentina potrebbe arrivare il grande ribaltone: nessun traghettatore, arriva lui in panchina
Thiago Motta domenica si giocherà le sue chance di restare fino a fine stagione sulla panchina della Juve e, forse, anche oltre. Sarà quindi una gara cruciale per il tecnico che dovrà dare una risposta immediata sul campo. Lo 0-4 dell’Allianz incassato dall’Atalanta brucia ancora, è marchiato sulla pelle dei calciatori bianconeri desiderosi anche di riscatto dopo l’umiliazione.
In settimana allenamenti e confronti, con le parole di Motta e Giuntoli alla squadra anche per dare a tutti le giuste motivazioni. Ma cosa accadrà in caso di sconfitta? Una domanda che nemmeno si pongono alla Continassa, una eventualità da non prendere in considerazione ma è chiaro che il piano B esiste eccome.
Dipenderà molto da come arriverà la sconfitta. In caso di umiliazione come accaduto contro l’Atalanta, potrebbe esserci il ribaltone immediato, a quel punto inevitabile. E chi chiamare sulla panchina bianconera? L’ipotesi traghettatore non è da escludere ma al tempo stesso l’ipotesi è anche complessa.
Juve, Motta esonerato? Chi arriverebbe in panchina
Da un lato, infatti, Tudor perde forza (non accetterebbe un contratto solo fino a giugno) mentre Brambilla, tecnico della Next Gen, non convince. Ecco, quindi, che sarebbe necessaria un’altra soluzione.

Avviare, quindi, un nuovo progetto anticipando di fatto i tempi. Una soluzione che escluderebbe a priori sia Gasperini che Conte, attualmente impegnati con Atalanta e Napoli. E così prende forza un’ipotesi anche affascinante. Fermo restando che l’opzione Pioli sia sempre in piedi, possibile che si punti su Roberto Mancini.
Nei giorni scorsi sono state prese informazioni sull’ex Ct di Italia ed Arabia Saudita e dato il via a contatti indiretti oltre che valutazioni generali. Va da sé che con Mancini si darebbe vita ad un nuovo progetto pluriennale.