Yildiz ha segnato nel Derby della Mole e nel giorno del 50° compleanno di Alex Del Piero: di lui e della prestazione ha parlato anche Lele Adani.
La Juventus ha vinto contro il Torino nel Derby della Mole, senza praticamente mai rischiare. In gol sono andati prima Weah, poi Kenan Yildiz. Per quest’ultimo si è trattato quasi di un segno del destino, visto che ha messo la sua prima firma in una gara importante e soprattutto nel giorno del compleanno di Alex Del Piero.
Da numero 10 a numero 10 in un giorno speciale. Kenan sa quale tipo di peso abbia quella maglia in casa bianconera e sta lavorando giorno dopo giorno per migliorare. Le qualità sono indiscutibili, la crescita è costante per un ragazzo di appena diciannove anni. Ecco allora cos’ha riferito su di lui Lele Adani, che tra gli altri ha parlato della Vecchia Signora.
Adani su Yildiz e sul Derby della Mole vinto dai bianconeri
Lele Adani, ai microfoni della ‘Domenica Sportiva’, ha parlato della vittoria della Juve nel Derby della Mole contro il Torino e ha dichiarato: “Yildiz predestinato? Non vince il singolo, quest’anno la Juve gioca, vince e cresce grazie al collettivo. Anche nel Derby ha costruito la vittoria sulle idee dell’allenatore, non è andata sulle vie centrali ma su quelle laterali con i suoi esterni. Poi ha tolto Vlahovic e ha messo il tridente piccolo e ha ottenuto un grandissimo gol alla fine”.
“A un certo punto – ha continuato – se il centravanti latita e stenta a partecipare alla manovra, si può pensare di cambiare. Fermo restando che la Juventus deve avere delle risposte e Vlahovic gliele darà. A mio parere è stata, unendo un po’ tutte le cose, la prestazione più completa dell’inizio di stagione per la squadra di Thiago Motta”.
Insomma, Adani ha promosso Yildiz ma ha anche sottolineato il grande lavoro di Thiago Motta che sta lavorando per rendere più compatta e unita l’intera squadra. Anche il tecnico bianconero, nel post-partita, ha in merito a questo discorso dichiarato: “Yildiz come tutti gli altri stanno andando bene. Deve migliorare e associarsi con i suoi compagni, può farlo perché ha tecnica e qualità. Diventerà ancora più forte. Soddisfazione di questi primi mesi? Non voglio fare paragoni col passato, ma volevo far capire loro che è un gioco di squadra. Dobbiamo vivere come squadra, a volte come stasera abbiamo fatto molto bene come squadra. Altre volte siamo più individuali o più divisi in gruppo, ma è anche normale”.