Serie A, Galliani contro la Juve: “Manovra rozza”

Durante l’audizione in Senato sulla riforma del calcio, l’Ad del Monza Adriano Galliani ha sferrato un potente attacco alle big di Serie A.

Adriano Galliani potrà sicuramente sorridere per il rendimento in campionato del suo Monza da quando è approdato in massima serie. Il piazzamento all’undicesimo posto della scorsa annata potrebbe essere addirittura migliorato nella stagione in corso. A sei giornate dalla fine la squadra di Palladino ha infatti già totalizzato 43 punti, a -2 dal Torino piazzato in nona posizione e a -1 dalla Fiorentina decima.

Se il gioco espresso dalla squadra fa dormire sonni tranquilli all’Ad brianzolo, lo stesso non si può dire per alcune iniziative prese dai top club del nostro campionato, fra cui, anche la Juventus. Durante il suo intervento davanti alla Commissione Cultura e Istruzione del Senato, Galliani si è espresso in maniera polemica su alcuni contrasti interni al sistema provocati da Inter, Roma e Milan oltre che dai bianconeri, in particolare sull’abolizione del diritto d’intesa.

Galliani, polemiche in senato: sulla riforma della Serie A

Come riportato da La Gazzetta dello Sport, qualche mese fa l’ex pilastro del Milan aveva già espresso il suo disappunto riguardo il cambio di format da 20 a 18 squadre con l’abolizione del diritto d’intesa. Galliani dunque condivide la stessa posizione del presidente della FIGC Gabriele Gravina, in contrasto con la Lega Serie A.

Galliani attacca le big
Galliani attacca le big (LaPresse),spazioj.it

Nelle dichiarazioni odierne l’Ad del Monza si è così espresso sulla questione: “I contrasti interni al sistema nascono e si acuiscono quando quattro big: Milan, Inter, Juventus e Roma, hanno pensato che attraverso l’abolizione del diritto d’intesa tra Federazione e Lega si potesse cambiare il formato della Serie A da 20 a 18 squadre, Quindi nella maggioranza dei club è nata la convinzione, poi rivelatasi errata, che il presidente federale fosse d’accordo con questa posizione”. Parole che suonano come una conferma di quanto dichiarato nei mesi scorsi.

Successivamente ha risposto alla domanda di Demetrio Albertini su come avrebbe agito se fosse stato ancora dirigente del Milan: “Avrei tentato una manovra meno rozza, mi sarei mosso in modo diverso. Si può passare anche da 20 a 18 squadre, ma con risorse e percentuali di ricavi a chi retrocede”.L’amministratore delegato senza farsi condizionare condizionare dal glorioso passato, non ha risparmiato dalle critiche neanche il diavolo.

In un momento altamente delicato della stagione, queste parole di Galliani hanno indubbiamente spiazzato le società prese in causa.

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