Juventus battuta a San Siro: si complica la corsa scudetto

Si conclude a San Siro la streak positiva della Juve che va KO dopo diciassette partite. L’Inter si aggiudica il derby d’Italia

Non ci si aspettava di certo una partita facile per questo derby d’Italia fra Inter e Juventus.
Non può mai essere semplice quando a scontrarsi sono le prime due della classe. A maggior ragione se queste vanno ad affrontarsi a specchio. Certamente l’approccio è stato differente, con i padroni di casa che hanno fatto la partita, forse come ci si poteva comunque aspettare alla vigilia.

Probabilmente non ci si sarebbe aspettato questo eccessivo dominio da parte dei nerazzurri che per gran parte del match hanno avuto in mano il pallino del gioco. Frustrazione e nervosismo invece, è ciò che è maggiormente emerso dai bianconeri che hanno evidenziato quanto sentissero questa partita. A sottolinearli i due cartellini gialli spesi nel primo tempo, prima con Dušan Vlahović, il quale ha mostrato troppa irruenza, e Danilo.

Il capitano ha rimediato il cartellino per interrompere una ripartenza dei padroni di casa che gli è costata però caro. Tant’è che, in quanto diffidato, dovrà rinunciare alla prossima gara contro l’Udinese.

Inter-Juventus: si complica lo corsa scudetto a San Siro

Anche l’avvio di secondo tempo ha mostrato il medesimo atteggiamento del primo, con i nerazzurri che hanno fatto più possesso, colpendo anche un palo con Hakan Çalhanoğlu.

inter juve: lo scudetto si complica
Inter Juventus Ansa Spazioj 040224

Per gli uomini di Massimiliano Allegri, soltanto qualche sprazzo di pericolo con delle ripartenza che hanno fatto scendere un brivido lungo la schiena dei tifosi nerazzurri. Situazione però ben gestita dai padroni di casa che ne sono sempre usciti indenni.

Un ritmo che la Juventus ha mostrato di saper comunque reggere, quantomeno da un punto di vista difensivo. I numeri e le occasioni pendono sicuramente in favore dell’Inter, ma dal suo canto i bianconeri hanno dimostrato di poter essere pericolosa.

Soprattutto con le falcate degli esterni, Mckennie su tutti, spesso la retroguardia avversaria è andata in difficoltà. Ad essere mancato è stato il cinismo, forse nel momento meno indicato, dall’uomo che non avrebbe dovuto tradire, in un match come questo, Vlahović.

Nonostante l’intensità fornita nell’arco dei novanta minuti più recupero, ad avere la meglio dunque è stata la squadra di Simone Inzaghi. Inter dunque che vola a più quattro, con una partita in meno ancora da dover disputare contro l’Atalanta. Dea che comunque potrà essere una vera e propria spina nel fianco per gli attuali capolista. Chissà che non diventi l’ultima spiaggia a cui aggrapparsi.

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