Continua lo scontro tra La Juventus e Cristiano Ronaldo. Il portoghese non si arrende e rivuole i suoi soldi . Svelate tutte le ultime novità.
Qualche giorno fa si sarebbe dovuta tenere una riunione importante di tutto il Cda bianconero, ma a quanto pare l’incontro è slittato quindi si terrà in un secondo momento. Secondo La Gazzetta dello Sport tra i motivi che potrebbero aver spinto la Juventus a rimandare di qualche giorno il cda per l’approvazione del bilancio potrebbe essersi anche la causa di Cristiano Ronaldo. CR7 infatti dopo tre anni in bianconero ha deciso di rivolgersi al Collegio Arbitrale del Coni, o meglio ha chiesto ai suoi legali di farlo ovviamente.
Il portoghese vuole indietro dalla Juventus i 19,5 milioni di euro della seconda manovra stipendi, che ritiene gli siano ancora dovuti. Ronaldo, come tanti altri giocatori per andare incontro alla società in difficoltà in piena pandemia Covid, ha rinunciato a quattro mensilità. Secondo i suoi avvocati, la Juve non avrebbe mai rifiutato di dare questi soldi. infatti avrebbe a prescindere garantito al giocatore il pagamento differito di quegli stipendi, magari anche sotto forma di bonus o incentivo all’esodo in caso di cessione ad un’altra squadra. Tutto questo pare sia stato poi confermato anche dagli atti della Procura di Torino.
Juve-Ronaldo: la carta segreta continua a far discutere
La Juve sostiene, invece, che non vi siano pendenze in essere con Ronaldo e che la questione dovrebbe essere più che chiusa. Ad ogni modo le due parti si incontreranno comunque al Collegio arbitrale della FIGC per chiarire definitivamente la faccenda.

CR7 verrà rappresentato dai suoi legali: John Shehata, Fabio Iudica, Emanuele Lucchini Guastalla e Salvatore Pino; mentre la società bianconera dall’avvocato Eugenio Barcellona dello studio Pedersoli. Arbitro della partita, Leandro Cantamessa. Il passaggio più importante di tutti sarà senza dubbio l’interpretazione dell’incentivo all’esodo garantito dalla Juve a Ronaldo quando si è trasferito al Manchester United. La Juve considera questa garanzia come una sorta di liberatoria mentre il calciatore no, perché secondo lui non ci sarebbe nessun riferimento alla rinuncia ai 19,5 milioni.
I legali del portoghese, tra i documenti presentati, hanno inserito anche la tanto discussa “carta Ronaldo”, firmata da Fabio Paratici, ma senza la firma di CR7. Questa carta sarebbe una sorta di prova che stabilisce l’impegno della Juve nel ridare indietro i soldi al giocatore. Per i legali del club, invece, questa carta non avrebbe valore legale poichè non attesterebbe proprio nessun accordo, dato che mancano anche i moduli federali, ma la controparte, continua a battere sul fatto che fu proprio la Juve a non fornire tali moduli a Cristiano, per questioni riguardanti il bilancio di quel momento.