Il giocatore ha deciso di accantonare il suo ruolo in campo e di cominciare una nuova avventura professionale: lascia il calcio ma ha già pronto il futuro.
Alessandria e Novara sono state le sue due ultime esperienze da professionista, in qualità di difensore. Tuttavia, prima di giungere alla decisione attuale di appendere gli scarpini al chiodo, l’italiano ha indossato prestigiose casacche come quella della Juventus ma anche Cagliari, Sassuolo, Genoa e si potrebbe proseguire. A 34 anni ha deciso di fermarsi e si trasferirà direttamente in Liguria, dove l’attende di già la sua prima esperienza non in campo.
Si tratta di Lorenzo Ariaudo. Il torinese si è praticamente formato nelle giovanili della Juventus e con la stessa maglia bianconera ha esordito anche nel calcio dei professionisti, nel 2008. Era guidato in quell’occasione da mister Claudio Ranieri. Con i colori della Juventus, il difensore ha anche disputato una gara di Champions League, oltre ad aver giocato sia in Serie A che in Coppa Italia.
Dopo la parentesi juventina, Lorenzo Ariaudo si è trasferito al Cagliari e al Sassuolo. I neroverdi hanno anche accordato un prestito dei sei mesi col Genoa, ma l’esperienza del 2015 si concluse senza gloria per l’italiano. Infatti, ha poi cambiato squadra definitivamente, passando da Empoli e Frosinone. Cinque stagioni per un totale di 154 presenze con i ciociari fra il massimo campionato italiano e la Serie B. Nella seconda divisione si è poi avviato alla conclusione della carriera.
L’ex Juventus lascia il calcio: l’annuncio ufficiale e la grande novità
Prima l‘Alessandria e poi il Novara in Serie C. Queste ultime due squadre hanno rappresentato il tramonto della carriera di Ariaudo, che ha poi annunciato la decisione di lasciare il ruolo di difensore e passare subito dall’altra parte del campo. Dopo aver concluso la stagione con i piemontesi, a ridosso dell’inizio della nuova annata, Lorenzo Ariaudo debutta nel mondo dirigenziale.
La Sampdoria, attraverso un comunicato ufficiale, ha annunciato che a partire da subito l’ex difensore italiano acquisisce l’incarico di team manager della prima squadra. Nel contempo, quindi, è stato destituito Alberto Marangon, che aveva assolto al compito nelle ultime stagioni. La Samp, ridisegnata nello staff a comando della società, ha scelto una figura a metà fra il campo e la scrivania affinché sapesse come meglio fare da collante fra questi due reparti così necessari l’uno all’altro.
