Il futuro di Dejan Kulusevski al Tottenham è appeso ad un filo. Lo svedese, in prestito agli Spurs dal 31 gennaio 2022, non sta rendendo come all’inizio dell’avventura londinese in cui, sotto la guida di Antonio Conte, era di nuovo sbocciato come ai tempi del Parma.
Il bottino dello stagione corrente recita 33 presenze, 2 goal e 7 assist. Dall’affare la Juventus ha già prelevato dieci milioni, di cui tre da gennaio a giugno 2022 e sette per l’annata in corso.
L’accordo con il club di Levy prevede l’obbligo di riscatto a determinate condizioni, tra cui la presenza dell’attaccante in almeno il 50% dei match disputate con almeno 60 minuti in campo cadauno .
Kulusevski, l’obbligo di riscatto del Tottenham può saltare: ecco perchè
Ciò che potrebbe causare il ritorno del classe 2000 a Torino è però un altra clausola presente nella trattativa, ovvero la qualificazione alla prossima Champions League. Un obiettivo che attualmente è tutt’altro che alla portata del Tottenham.
Gli uomini di Mason sono infatti settimi, a nove punti dal Manchester United quarto e reduci da un momento di profonda instabilità e crisi.
Nonostante ciò, gli Spurs potrebbero comunque acquistare lo svedese a titolo definitivo per una cifra pari a 35 milioni. Uno scenario non irrealizzabile, ma che dipenderà da chi siederà sulla panchina del “Tottenham Hotspur Stadium” dalla prossima stagione.