Rabiot crede nello scudetto: “Lotteremo fino alla fine!”

Il campionato si ferma sul più bello per la Juve, in un momento in cui i bianconeri si erano ritrovati, scalando diverse posizioni in vetta alla classifica.

Infatti, dopo un inizio di stagione piuttosto difficile, con l’inaspettata eliminazione nei gironi di Champions League e risultati deludenti in campionato, la squadra di Allegri ha trovato la quadra.

La pausa per il Mondiale forse non ci voleva, ma di certo il mister avrà la possibilità di lavorare in vista del rientro e di recuperare, soprattutto, giocatori di spessore che non ha avuto a disposizione appieno, tra tutti Pogba e Chiesa.

Proprio dei due giocatori, ma non solo, ne parla questa mattina a La Gazzetta dello Sport, Adrien Rabiot.

Rabiot: “Con Chiesa e Pogba lotteremo per il titolo!”

Getty Images, Rabiot, Juve, scudetto

Era il nostro obiettivo e da gennaio sono certo che ci giocheremo alla pari lo scudetto, anche grazie ai rientri di Pogba e Chiesa“, dice il centrocampista francese.

Dopodiché, continua: “Vista la rosa, non ho mai avuto dubbi sulla possibilità di lottare per il titolo. L’inizio non è stato facile per gli infortuni. Non abbiamo mai giocato al completo, ma avevamo l’obiettivo di tornare sul podio prima del Mondiale, per sfidare a gennaio il Napoli che ha fatto un inizio di stagione incredibile. Ma pure loro perderanno qualche punto per strada, sta a noi approfittarne. Dieci punti sembrano tanti, ma la stagione è lunga. Il ritorno di Chiesa e Pogba ci farà bene, come il contributo dei giovani come Fagioli, Miretti, Soulé e Iling Junior. Insieme possiamo puntare allo scudetto. È quasi un peccato fermarsi adesso perché si è innescato un cambio di mentalità e abbiamo creato il clima giusto, con energia ed entusiasmo“.

Sull’eliminazione in Champions, dice: “Una grande delusione. Cinque sconfitte a questi livelli non sono accettabili, ma è andata così. Ma mi sono subito detto che adesso voglio vincere l’Europa League, tra l’altro da giocare contro altre grandissime squadre. È una bella sfida, utile per darci li giusto slancio pure per lo scudetto”.

Sul rapporto con Allegri e la fascia da capitano:Mi sento importante perché il mister conta su di me. Per la fascia da capitano c’è già una gerarchia con Bonucci, Cuadrado e Danilo. Anche se potrebbe avere una logica pensarci, non è una priorità. La cosa più importante è portare in alto la Juventus“.

Sul futuro: “Io e il club non abbiamo fretta, c’è serenità e avremo tempo per soppesare ogni possibilità. Ci sono stati contatti in Premier, ma alla fine è stata forse una fortuna che sia rimasto, forse
la miglior decisione
“.

Poi, spazio al Mondiale, che inizierà a giorni: “È un sogno che non si era realizzato quattro anni fa in Russia, adesso invece me lo sto godendo a pieno, ripensando anche ai primi ricordi più intensi di quando ero bambino. In particolare, il Mondiale del 2006 con il gran ritorno di Zidane, il tifo ad ogni partita, peccato solamente per la finale persa ai rigori contro l’Italia“.

Sarebbe stato più bello con l’Italia, campione d’Europa in carica e una bella concorrente. L’eliminazione è inspiegabile e un vero peccato“.

Sulla favorita: “Tra le favorite l’Argentina. Non solo perché è l’ultimo Mondiale di Messi, ma perché è una squadra di qualità con la giusta energia. E poi occhio all’Olanda“.

Infine, chiosa sulla Francia: “Difficile comparare con la squadra prima dell’Europeo. L’attesa oggi è molto più forte, la squadra è cambiata, ci sono assenze importanti e giocatori nuovi da integrare. Ma siamo molto concentrati e molto determinati ad andare fino in fondo“.

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