Calciopoli, Moggi attacca Moratti: “Campionato manovrato? Rivedesse la sentenza”

A distanza di sedici anni, dallo scandalo che vide come protagoniste soprattutto Inter e Juve, oggi si continua a parlare del caso Calciopoli.

Alcuni giorni fa l’ex presidente dell’Inter Massimo Moratti, ha rilasciato un’intervista al Corriere della Sera, dove ha tirato fuori, ancora una volta, alcune accuse contro Luciano Moggi.

Di seguito le sue dichiarazioni:

“Mazzola ha raccontato di aver lasciato l’Inter perché io mi consultavo con Moggi? Non è andata così. È vero che Moggi voleva venire all’Inter, e io non gli ho mai detto esplicitamente che non lo volevo; ma non l’avrei mai preso. Perché? Perché la serie A era manipolata; e noi eravamo le vittime. Doveva vincere la Juve; e se proprio non vinceva la Juve toccava al Milan.

Una vergogna: perché la più grande forma di disonestà è imbrogliare sui sentimenti della gente. All’Inter comandava Facchetti? Un uomo splendido. Una volta gli dissi: “Giacinto, possibile che non si trovi un arbitro, uno solo, disposto a dare una mano a noi, anziché a loro?”. Mi rispose: “Non può chiedere a me una cosa del genere”.

Se rivendico lo Scudetto tolto alla Juve e assegnato a noi? Assolutamente sì. So che gli juventini si arrabbiano; e questo mi induce a rivendicarlo con maggiore convinzione. Quello scudetto era il risarcimento minimo per i furti che abbiamo subìto. Ci spetterebbe molto di più”.

Moratti Moggi Calciopoli

Calciopoli, Moggi contro Moratti

Dopo le dichiarazioni rilasciate dall’ex presidente dell’Inter, Luciano Moggi, non è rimasto di certo in silenzio e in un editoriale rilasciato su Libero ha voluto replicare a Moratti.

Di seguito il commento:

“Sembra che Aldo Cazzullo, autore dell’intervista a Moratti sulle pagine del Corriere, abbia evidentemente inteso il tifo per la sua squadra (Inter) come un dogma da portare avanti per trasferire le malefatte di un ambiente su altre persone.

Quando Moratti parla di campionato manovrato, gli avrebbe dovuto chiedere, e non lo ha fatto, di indicare dove sta scritto che il campionato era manovrato, considerando che la sentenza del processo sportivo dice «campionato regolare, nessuna gara alterata».

Eppure Moratti, ancora oggi, parla di queste cose: evidentemente ritiene che sia stato onesto fare una patente falsa o chiedere a un arbitro di fargli vincere una gara, o appropriarsi indebitamente di un trofeo vinto da altri“.

Tatiana Digirolamo

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