“Troppo facile dare la colpa ad Allegri”: il giornalista difende il tecnico

Mario Sconcerti ha cercato di dare una spiegazione al momento di difficoltà che sta passando la squadra di Allegri in campionato.

Si attribuisce la colpa di questa cristi al tecnico toscano, senza analizzare la squadra e la società. Per questo il giornalista ha affermato che non si può dare esclusivamente la colpa all’allenatore:

“Troppo facile prendersela con Allegri. Ha certamente le sue responsabilità, ma sbagliamo bersaglio se ci concentriamo su di lui. Il discorso a questo è punto è economico. 700 milioni di debito sono davvero tanti. Se per caso la Juventus non dovesse entrare in Champions è probabile che succeda qualcosa di grosso. La società è in chiara difficoltà. La Juventus in quattro anni ha cambiato quattro volte allenatori: Allegri, Sarri, Pirlo e di nuovo il tecnico toscano. Nessuno poteva immaginare una cosa simile, non è nella storia di questo club”.

Ciò che manca ad Allegri

Sconcerti ha spiegato che c’è un aspetto molto importante che manca alla squadra bianconera, ma più nello specifico alla società:

“Questa Juve è una squadra insipida, senza ‘juventinità’. Non ci sono dirigenti, c’è Nedved, ma è un solitario. Non c’è un dirigente di riferimento nella Juve. Non può esserlo Nedved? Non lo è Arrivabene, e neppure Cherubini. Questo spiega perché fai un contratto smisurato all’allenatore, quattro anni per 9 milioni netti all’anno. Quale dirigente della Juve può essere sicuro di esserci dopo Allegri? Nessuno credo, forse neppure Agnelli”.

In conclusione, nell’intervista esclusiva rilasciata a calciomercato.com, Mario ha parlato del futuro della Juventus. Non ci sono molte possibilità per il campionato, ma la Champions League potrebbe regalare emozioni alla squadra bianconera:


“Vincere lo scudetto no, ma in corsa per la Champions sì. La Juve non è una brutta squadra, ma è una non-squadra. E’ una squadra scombinata, non la rimetti insieme facilmente”.

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