Suarez: “Passaporto italiano? Ci stavo lavorando da un anno. Non c’era solo la Juventus interessata a me”

Luis Suarez è stato vicino alla Juventus questa estate, essendo il protagonista della storia dell’esame per il passaporto italiano su cui ci sono ancora delle ombre. Intervistato da  El Transitor, il centravanti ha dichiarato: Si parlava molto dei bianconeri, ma c’erano molti club interessati. Ho continuato a portare avanti il discorso del passaporto italiano perché ci stavo lavorando da un anno”.

Koeman mi ha chiamato e mi ha detto che non contava su di me. Ho accettato la decisione ma gli ho detto che avevo un contratto e che quindi mi sarei presentato in fase di preparazione, quando loro non volevano .Non sono riuscito a parlare con Bartomeu. È stato il mio avvocato a farlo. Lasciare il Barcellona è stata dura a causa del modo in cui sono stato disprezzato, ma volevo che i miei figli mi vedessero lasciare il club in grande stile”. 

Simeone è uno di quegli allenatore che quando si tratta di convincere un giocatore lo fa. Per la sua mentalità, la sua positività. Dicevano che non ero più nel mio momento migliore, ma lui mi ha trasmesso fiducia. Non ero preoccupato per il modo in cui gioca l’Atletico. Ho giocato in Uruguay, col Liverpool, sapevo mi sarei adattato bene alla filosofia dell’allenatore”. 

Gestione cookie