Ronaldo: “Puoi prenderti cura del tuo corpo, ma dipende dalla tua testa. Ho pianto tutti i giorni quando andai via da Madeira”

Il cinque volte Pallone d’Oro Cristiano Ronaldo ha parlato ai microfoni di DAZN in un’intervista doppia con il pugile Gennady Golovkin. L’attaccante bianconero, che ha appena raggiunto le 100 presenze con la Vecchia Signora, ha svelato alcuni segreti sulla sua tenuta fisica e mentale nonostante l’età:

“A 33 anni inizi a pensare di essere in discesa ma io voglio continuare a giocare a calcio. La gente potrebbe pensare che io sia stato un giocatore incredibile, ma che adesso è lento. Non voglio che questo accada. Puoi prenderti cura del tuo corpo ma non è questo il problema. Dipende dalla tua testa, dalla tua motivazione ed esperienza. Federer ad esempio ha 39 anni ed è ancora al top.”

Sulla passione per altri sport, come la boxe: “Giocare a calcio è la mia passione, ma poi guardo altri sport in televisione. Tra una partita di calcio o un match di boxe o UFC, scelgo la seconda opzione. Non penso avrei potuto fare il pugile, è difficile. Penso di essere nato per essere un calciatore professionista, pensavo di avere quel dono sin dall’inizio e mi sono detto coglierò questa opportunità con le mie mani. La boxe è più difficile perché quando gareggi sei solo. Nel calcio è diverso perché ci alleniamo insieme, ridiamo, è un tipo di sacrificio diverso.”

Sull’inizio della sua carriera: “Io e Golovkin siamo cresciuti in ambienti e culture diverse. E’ stata dura perché proveniamo da famiglie umili, non eravamo ricchi, quindi dovevi lottare per la tua vita. Le circostanze in cui cresci induriscono la tua personalità e il tuo carattere. Sono nato sull’isola di Madeira e all’età di 11 anni lo Sporting è andato a parlare con i miei genitori. Hanno detto loro che erano interessati ma mi sarei dovuto trasferire a Lisbona. Quando ho parlato con loro mia madre mi ha detto: “Figliolo, se è così e vuoi, vai”. Ho pianto tutti i giorni perchè mi mancavano. Questo è stato il mio momento più difficile al pari della perdita di mio padre. Penso che sia bello avere emozioni, non nascondono chi siamo. Chi ha detto che gli uomini non piangono. Tutti abbiamo sentimenti e dobbiamo esprimerli“.

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