ESCLUSIVA SJ | Benedetta Glionna: “Affrontare la Juve è un’emozione. Caruso? Fuori dal campo solo pregi, ma in campo…”

Benedetta Glionna è un giovane talento del calcio femminile italiano. Ha soltanto 21 anni, è un attaccante esterno. Il suo cartellino appartiene alla Juventus Women ma è attualmente in prestito all’Empoli. Con la maglia delle toscane da inizio stagione ha segnato 3 reti in 4 partite.

Giovanissima ha vinto il riconoscimento di “Golden Girl” al fianco di Matthijs De Ligt. Con la maglia bianconera ha vinto due Scudetti ed una Coppa Italia. Sempre ai tempi della Juventus ha potuto esordire con la maglia della Nazionale maggiore. Oggi, Benedetta dopo due anni e mezzo di assenza ha ricevuto nuovamente la chiamata da Milena Bertolini ed è tornata ad indossare la maglia azzurra. Nelle due stagioni in cui ha vestito la maglia bianconera ha collezionato circa 32 presenze siglando 15 reti.

Benedetta Glionna è stata raggiunta dalla nostra Miriana Cardinale per un’intervista.

L’Empoli ha avuto un inizio di stagione ottimo. Qual è la forza e quali sono gli obiettivi di questa squadra?

“Siamo partite bene in questo inizio di campionato, abbiamo fatto bene anche contro il Bari dopo la sosta di un mese. La forza di questa squadra è un grande gruppo sia dentro che fuori dal campo. Ora arriverà una partita bella da giocare, contro il Milan, cercheremo comunque di imporre il nostro gioco e di migliorare partita dopo partita.”

Qualche settimana fa sei tornata a Vinovo, da avversaria. Nonostante fosse senza tifosi, cosa si prova ad affrontare la Juventus?

“Giocare contro la Juve è un emozione per tutti, per me particolarmente perché giocare su quel campo e contro le mie ex compagne. In quel campo ho vissuto momenti bellissimi con quella maglia è stato particolarmente emozionante giocarci contro da avversaria.”

A proposito di ritorni, recentemente sei tornata a vestire la maglia azzurra dopo due anni e mezzo di assenza. Le emozioni sono state le stesse dell’esordio? Cosa si prova a rappresentare l’Italia?

“Tornare a vestire la maglia dell’Italia è un’emozione indescrivibile, sono contenta della chiamata da parte di Milena Bertolini. Con l’Empoli cerco di fare bene allenamento dopo allenamento, partita dopo partita, voglio sempre migliorare. Ricevere la chiamata della Nazionale e tornare a vestire quella maglia è sempre un sogno.

Molti genitori cercano di ostacolare le proprie figlie quando decidono di voler giocare a calcio. Come si sono comportati i tuoi genitori davanti a questa tua decisione?

“I miei genitori mi hanno sempre sostenuta, fin dall’inizio quando ho scelto di giocare a calcio. Non hanno mai cercato di ostacolarmi. Mi seguono sempre, fisicamente o da casa.”

Con la Juventus hai avuto modo di scrivere la storia, per esempio ricordiamo la partita all’Allianz Stadium. Raccontaci quella giornata

“La giornata allo Stadium è stata particolare, emozionante ed importante per tutto il calcio femminile. Mi ricordo quando sono entrata prima della partita allo Stadium davanti a 39 mila tifosi è stato veramente emozionante e bellissimo. Abbiamo vinto e condividere le emozioni con i tifosi è stato ancora più bello.”

La prima volta che hai incontrato Arianna Caruso pensavi fosse “la regina di Coverciano” come siete poi diventate amiche? Quali pensi siano i suoi pregi e difetti in campo e fuori?

(Ride ndr) “Io e Ari ci conosciamo da 6/7 anni, siamo diventate amiche perché entrambe avevamo paura dell’aereo quindi abbiamo iniziato a parlare, poi ci trovavamo bene e siamo diventate amiche. Abbiamo convissuto quando ero alla Juve. Al di fuori del campo è una persona eccezionale, siamo molto amiche quindi potrei elencare solo suoi pregi. In campo penso sia una giocatrice molto brava nell’inserimento, tecnicamente molto forte. Secondo me dovrebbe provare a tirare un po’ più in porta, il tiro ce l’ha. Penso sia una centrocampista abbastanza completa.”

Si ringraziano per la disponibilità la giocatrice Benedetta Glionna, Luca Casamonti e Jacopo Mancini dell’ufficio stampa Empoli Fc.

Miriana Cardinale

Impostazioni privacy