Buffon a DAZN: “La vera Juventus di Sarri si vedrà l’anno prossimo. Conte lotterà fino alla fine. Sul futuro…”

Gianluigi Buffon ha parlato ai microfoni di DAZN in vista della finale di Coppa Italia. Il portiere della Juventus ha difeso così il suo allenatore: “Il mister secondo me ha inciso e lo si è visto purtroppo a sprazzi per varie vicissitudini. Il primo mese lo abbiamo perso per tantissimi giorni perché ha avuto quel fastidio di salute molto intenso. Quelli in genere sono giorni in cui un allenatore dà il proprio imprinting alla squadra e lui è venuto meno per quasi un mese. Non ha avuto la possibilità di esprimere tutto il suo sapere. Credo che nel prossimo anno avremo l’opportunità di vedere il vero Sarri e la vera Juve di Sarri. Dopo tanti anni di un certo lavoro, quando poi si va a cambiare, gli stimoli individuali e la volontà di farsi trovare pronti e belli reattivi alle indicazioni di un nuovo allenatore fanno sempre la differenza”.

Buffon ha ricordato la prima sfida tra Juventus e Napoli di fine agosto, il primo attestato del “sarrismo“: “Abbiamo giocato 45 minuti di un livello altissimo per intensità, velocità e circolazione di palla e giocate nello stretto. Un qualcosa che magari ci ha allontanato da quella che era la visione della Juve degli ultimi 8-9 anni“.

Il Numero Uno dei Numeri Uno si è soffermato anche su Cristiano Ronaldo: “È un campionissimo della storia calcistica, è innegabile. È un giocatore con una determinazione, una ferocia, una mentalità che ho riscontrato, a oggi, in nessuno… Se a 35 anni è ancora su questo palcoscenico e riesce spesso a fare la differenza e a risultare determinante è sicuramente merito delle doti che madre natura gli ha dato, ma anche della sua differenza mentale rispetto a tanti altri giocatori“. Su Dybala: “Lo vedo benissimo. Ha la consapevolezza di poter essere determinante sia partendo dall’inizio o entrando a partita in corso… Per noi avere un Paulo in questa condizione è una manna”.

Continua su Antonio Conte: “Lo conosco benissimo e so che se la giocherà fino alla 38esima giornata. Inter-Juve? L’attendevamo con trepidazione perché era un banco di prova importante. Lazio-Juventus 3-1? È stato un risultato frutto delle situazioni a noi sfortunate e a loro fortunate. Una partita nata male e finita male”. Sul suo futuro: “Il vero segreto per poter performare bene è il fatto di dover rinunciare alla quantità di partite che, per la maggior parte, non ti prendono l’anima e rispondere in maniera intensa e viva ogni volta che vieni chiamato in causa. Mi sento ancora bene e do delle risposte importanti”.

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