Fletcher su Cr7: “Era acerbo ed egoista. I falli subiti in allenamento lo aiutarono a cambiare”

Campioni non si nasce, ma lo si diventa con l’esperienza e l’allenamento. A dimostrarlo è Cristiano Ronaldo, uno dei più forti calciatori al mondo. Cr7 si fece notare con addosso la casacca dello Sporting, e prima di passare al Real Madrid, club con cui è riuscito a vincere praticamente tutto, vestì per sei stagioni i colori del Manchester United. Il Cristiano Ronaldo 18enne era sicuramente ben diverso rispetto a quello che siamo abituati a vedere ora ed un suo ex compagno di squadra ai tempi dei Red Devils ha svelato un curioso aneddoto ai microfoni di Lockdown Tactics.

Queste le parole di Darren Fletcher, ex difensore dello United:
“Il Ronaldo dei primi tempi era un potenziale fenomeno, ma ancora acerbo. Aveva un grosso difetto: l’egoismo, teneva troppo il pallone fra i piedi. Non sapeva ancora leggere bene le varie situazioni di gioco, pertanto pensava solo a cercare il dribbling, per poi rimediare un calcio di punizione e riderti in faccia. Smith, il preparatore atletico, notò tutto ciò ed in allenamento introdusse una nuova regola: non sanzionare gli interventi fallosi. Da qui Cristiano cambiò, e ci mise pochissimo a farlo. Entro due settimane iniziò a passare il pallone di prima intenzione ed a smarcarsi. Grazie a questo radicale cambiamento è diventato un mostro.”

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