6 maggio 2012: il primo Scudetto di una straordinaria serie di successi

È domenica. Nel dettaglio domenica 6 maggio 2012. Una giornata come tante altre in teoria, ma dal mio risveglio un pensiero mi assale: “Se questa sera la Juve vince a Trieste, ed il Milan perde il derby, lo Scudetto è nostro”. Mi vengono i brividi solo a pensarci, sarebbe fantastico coronare con un trionfo un campionato perfetto, privo di sconfitte, dopo anni di inferno e purgatorio. Arrivano le 20.45: io e mio padre siamo seduti sul divano, ma non parliamo, non ci esprimiamo. Fischio d’inizio, si parte. Dopo 6 minuti la Juve è già in vantaggio, ed ecco che la mia attenzione si sposta in quel di San Siro, laddove l’Inter si è già straordinariamente portata avanti. La serata perfetta inizia a prendere forma, ma i rossoneri ad inizio ripresa hanno già ribaltato il tutto, ed io inizio a crederci meno. Senza rendermene conto, sono più interessato all’esito del derby che a quello di Cagliari-Juventus, e così penso di cambiare nuovamente canale. È proprio in quell’istante che Milito decide di pareggiare, per poi portare i suoi nuovamente in vantaggio. Per la prima volta nella mia vita, esulto ad un goal dell’Inter. Qui dedico uno sguardo alla Juve, che nel frattempo ha trovato il raddoppio grazie ad un fortuito autogoal di Canini. Ci siamo. Il trentesimo scudetto è lì ad un passo, e paradossalmente potranno essere gli storici acerrimi rivali a consegnarcelo. Il match di San Siro termina al 43′, con un gran destro di Maicon che si insacca alle spalle di Abbiati. Triplice fischio a San Siro. Triplice fischio al Nereo Rocco. Invasione di campo. Juventus campione d’Italia per la 30esima volta nella sua storia.

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