Intercettazioni telefoniche fra Bonucci e ultras: “Non sono un traditore, vi spiegherò tutto”

Il Corriere della Sera, nella propria edizione odierna, dedica una pagina alle intercettazioni telefoniche fra Leonardo Bonucci ed alcuni capi ultras bianconeri. Nell’agosto 2018, il difensore ormai ex Milan, di ritorno a Torino, confidò telefonicamente ad un amico di aver ricevuto un’accoglienza particolarmente fredda, soprattutto dagli italiani presenti in rosa (come Chiellini, Barzagli e Marchisio). Altrettanto freddo fu il trattamento riservatogli dalla Curva Sud, territorio in cui il centrale bianconero è sempre stato idolatrato. Gli investigatori della Digos, alle prese con l’indagine denominata “Last Banner”, decidono di tenere sotto controllo i recapiti telefonici del calciatore, così da tutelarlo. Da qui nascono le intercettazioni telefoniche con alcuni capi ultras, contattati dallo stesso Bonucci, volenteroso di chiarire la situazione. «Non appena torno dall’America voglio spiegarti come sono effettivamente andate le cose» afferma il difensore a Fabio Trinchero (leader dei “Vikings”). «Con un confronto si possono aggiustare le cose» risponde il capo ultras nel corso della stessa telefonata. Da altre intercettazioni si evince che il ritorno di Bonucci sia stato solo un pretesto per attaccare la società e la dirigenza. Con il passare dei mesi, infatti, la rabbia nei confronti del 19 è sfumata e Bonucci è tornato ad essere leader della difesa e della tifoseria bianconera.

Alessandro Zanzico

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