Lo strano caso Leonardo Spinazzola

Leonardo Spinazzola è stato tra le più belle scoperte dell’Atalanta di Gasperini. Dopo aver trascorso due anni nelle giovanili della Juventus il difensore ne ha passati ben sei in prestito, l’ultimo dei quali proprio a Bergamo. L’accordo con l’Atalanta era di durata biennale ma dopo il primo anno l’esterno puntò i piedi per trasferirsi immediatamente a Torino.

Durante quei particolari giorni non mancò di far sentire la sua voce sui social sostenendo di dover essere libero di perseguire il suo sogno, ma Gasperini e Percassi gli impedirono di tornare alla Juventus fino alla stagione seguente facendo valere il contratto.

Nel 2018/2019 finalmente la sua grande occasione in bianconero. Frenato da qualche infortunio di troppo, Spinazzola è stato schierato titolare a sorpresa nel ritorno degli ottavi di Champions League contro l’Atletico Madrid, risultando alla fine uno dei migliori in campo al suo debutto nella massima competizione europea.

Poi la sua crescita sembrò fermarsi e di qui la scelta della separazione. Il 30 giugno la Juventus lo scambia con Luca Pellegrini e 7 milioni di euro, con una valutazione di 29 milioni complessivi che permette una grande plusvalenza. A Roma qualche difficoltà di troppo lo hanno portato a rallentare il suo inserimento, che ha portato però a 16 presenze complessive con un gol in Europa League.

Ora la strana stagione di Spinazzola prenderà una direzione imprevista: si trasferirà a Milano in prestito con obbligo di riscatto per indossare la maglia dell’Inter e contendere alla Juventus lo scudetto. Che ne è stato del suo sogno non è dato saperlo: fare il calciatore è un mestiere, e Leonardo non è che uno dei tanti giocatori di Serie A passati da Torino. Maggio ci dirà chi ci ha visto meglio tra Marotta e Paratici.

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