Capello: “Se Allegri avesse vinto così a Mosca lo avrebbero criticato. Ibra? Può fare la differenza”

Fabio Capello, ex calciatore e allenatore di Juventus e Milan, ha parlato del match di domani sera ai microfoni de “La Gazzetta dello Sport”:

SUL DIVARIO TRA LA JUVE E LE ALTRE SQUADRE

“La Juve si è rinforzata anno dopo anno, approfittando delle debolezze degli avversari. Con la crescita in Europa, la Juventus è diventata una destinazione gradita alle grandi star, come Cristiano Ronaldo. Solo il Napoli ha cercato di contrapporsi, ma la differenza tecnica e di mezzi alla fine ha reso impossibile la sfida. Oggi c’è l’Inter di Conte, che ha la forza del gruppo Suning alle spalle e può permettersi di compiere investimenti importanti”.

SULL’ATTUALE SITUAZIONE IN CASA MILAN

“Il Milan ha avuto la disavventura di essere ceduto a persone che non avevano le risorse per gestire un club di valore mondiale. Adesso c’è il fondo Elliott, che dà la priorità ai conti, considerato anche il debito che è stato lasciato. Si sta cercando di costruire qualcosa, ma le scelte di alcuni giocatori si sono rivelate sbagliate. Al Milan serve gente da Milan, come Hernandez e Leao“.

SULL’OBIETTIVO STAGIONALE DEL MILAN

“Quale deve essere l’obiettivo stagionale dei rossoneri? Lottare gara dopo gara ed essere realisti, non ci si può permettere di sognare”.

SUI TANTI CAMBI DI ALLENATORE DEL MILAN

“Questi continui cambi non aiutano a trovare la strada giusta. Bisogna avere pazienza e capire che troppi cambiamenti destabilizzano l’ambiente”.

SUL POSSIBILE RITORNO DI IBRAHIMOVIC

“Sarebbe un bel colpo, perché Ibrahimovic non viene a svernare, in Italia può ancora fare la differenza. Lo conosco bene e sono sicuro che se dovesse tornare in Serie A cercherebbe di essere protagonista”.

SULLA JUVENTUS IN EUROPA

“La vittoria contro il Lokomotiv, una squadra sicuramente non di primo livello, ha dimostrato che anche Maurizio Sarri sa essere pratico. Ho apprezzato in questi mesi la sua gestione perché non ha voluto imporre un’idea di gioco a tutti i costi, ma ha cercato di trovare un compromesso tra la sua filosofia e le caratteristiche dei calciatori. Se Allegri avesse vinto a Mosca così lo avrebbero criticato”.

SU DE LIGT

“Bisogna dargli tempo, ma ha qualità notevoli. Forse nel suo primo campionato italiano avrebbe avuto bisogno di ritrovarsi Chiellini al suo fianco, lo avrebbe aiutato”.

SULLA CONDIZIONE DI CRISTIANO RONALDO

“In area resta il numero uno al mondo. Non lo vedo bene fisicamente come un anno fa e questo spiega perché Sarri lo abbia sostituito a Mosca. La gestione di un campione di 34 anni è fondamentale”.

Simone Nasso

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